«Tennis under 16, il Cere punta a ospitare nel 2026 la Summer Cup»
Il direttore Tosi dopo la Winter Cup: «L’effetto Sinner aiuta, è da qualche anno che c’è un volano positivo per la nostra nazione»
Reggio Emilia Tempo di bilanci al Circolo Equitazione di Reggio Emilia dove si sono appena concluse le qualificazioni del gruppo A dell’Under 16 maschile della Winter Cup, la competizione a squadre che rappresenta una sorta di coppa Davis giovanile. L’edizione 2025 è senza dubbio da incorniciare con gli azzurrini che hanno dominato la competizione, confermando il momento magico del tennis italiano. A stendere il bilancio Alessandro Tosi, direttore del Cere e di gara nelle qualificazioni della Winter Cup, oltre che tecnico nazionale. «Il bilancio di questa terza edizione che abbiamo ospitato al Cere è senza dubbio positivo – sottolinea – la gara è stata bellissima, ha portato il tennis di alto livello al circolo e i soci e tutti gli appassionati reggiani hanno potuto veder giocare questi ragazzi che saranno in futuro protagonisti del circuito mondiale del tennis. Abbiamo avuto una buona affluenza di pubblico, specie per la finale. Il nostro staff tecnico e organizzativo è ormai ben rodato, le squadre si sono trovate a proprio agio, hanno trovato tutti i servizi a loro necessari per scendere in campo. Siamo soddisfatti».
La Winter Cup tornerà al Cere anche il prossimo anno?
«Faremo di tutto per riaverla. Le fasi di queste gare per nazioni sono due: la Winter Cup e la Summer Cup. Ci piacerebbe ospitare l’edizione estiva, considerati gli spazi ampi e verdi che abbiamo a disposizione all’aperto al Cere. Se non fosse possibile ribadiremo la nostra disponibilità per la Winter Cup».
Quest’anno in campo si è vista un’Italia strepitosa. È l’effetto Sinner?
«C’è di più: anche gli azzurri Under 14 hanno vinto nel loro raggruppamento. Vedo il nostro futuro tennistico garantito. L’effetto Sinner aiuta, è da qualche anno che c’è un volano positivo per la nostra nazione. Tennisticamente parlando siamo in questo momento all’avanguardia, forse il primo paese al mondo, le altre Federazioni ci guardano per capire come funziona il nostro movimento. »
Il Cere ha il suo cuore nell’equitazione con tanti portacolori che brillano nelle gare, grazie anche alla Winter Cup è salito alla ribalta nel tennis.
«I nostri campi da tennis, nove in tutto, sono di prim’ordine. Il Cere ha una struttura che può fare molto bene sul tennis. La nostra scuola è in crescita grazie al rinnovamento e al potenziamento dello staff tecnico. Abbiamo un team giovane e capace che sta facendo un lavoro di qualità specie nel settore dei giovanissimi e i risultati nelle competizioni si vedono».
Un obiettivo per il 2025?
«È più corretto parlare di un obiettivo per il medio periodo. Il nostro è quello di rinforzare le squadre del Cere ed avere una prima squadra, sia maschile sia femminile, per qualche anno in un campionato di prim’ordine. Ci vuole tempo, pazienza, ma stiamo lavorando in questa direzione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA