Protesta in piazza degli ucraini per il libro di Putin all’Hotel Posta
Domani il presidio della comunità ucraina reggiana in piazza Prampolini per protestare contro la presentazione del libro di Putin all’Hotel Posta
Reggio Emilia La comunità ucraina reggiana invita i cittadini a partecipare domani a un presidio che si terrà in piazza Prampolini dalle 16.30 alle 17.30 per protestare contro la presentazione del libro di Putin nella Sala del Capitano all’Hotel Posta.
L’intenzione era di organizzare la manifestazione in piazza del Monte, ma a causa della vicinanza con l’hotel le autorità hanno chiesto di spostarla. «Riteniamo increscioso che una città come Reggio Emilia, Città Medaglia d’Oro al valore della Resistenza, non reagisca con un’unanime condanna politica e un’indignazione popolare a un evento chiaramente propagandistico di un regime che si può definire tranquillamente fascista nelle modalità interne e nazista nei confronti degli Stati vicini che vuole distruggere, conquistare, soggiogare e annettere», dicono dalla sezione reggiana dell’Associazione dei volontari d’Ucraina in Italia (Avui).
Alcuni esponenti della comunità ucraina informano anche di aver scritto all’Hotel e ai promotori dell’evento per protestare, «senza però ottenere risposta». L’associazione entra anche nel merito del libro che verrà presentato, dal titolo "Le vere cause della guerra russo-ucraina", che contiene anche un intervento del presidente Putin sulla presunta "unità storica di russi e ucraini".
«Consideriamo l’evento e quanto dichiarato nel libro un insulto verso la nostra comunità Ucraina e inaccettabile moralmente per la città intera. Il libro non rappresenta tra l’altro un esempio di libertà di stampa ma funge da strumento di manipolazione ideologica, distorcendo i fatti e influenzando l’opinione pubblica a favore di un regime che viola i diritti fondamentali e le regole internazionali senza esitazione». La comunità ucraina esprime un auspicio. «Confidando nella sensibilità, discernimento e senso di civiltà della Città di Reggio Emilia, auspichiamo che vi sia un reale e sentito senso di vicinanza nei nostri confronti ma anche a tutela dei valori e del buon nome della comunità reggiana stessa».
Aderiranno alla protesta anche i gruppi locali di +Europa, Partito Socialista Italiano e Possibile: «Crediamo che in una città come Reggio Emilia, Città Medaglia d'Oro al Valore della Resistenza, si debba reagire con una condanna politica unanime a questo evento chiaramente propagandistico e di disinformazione, a favore di un soggetto che potremmo definire "dittatore moderno". Chi ama la libertà e lo stato di diritto ha il compito di indignarsi di fronte alla falsa narrazione dei violenti aggressori putiniani», si legge nella nota.
La replica
«La serata di sabato non sarà un ritrovo di tifosi di Putin – dice Pietro Braglia, uno degli organizzatori della serata – La maggioranza degli italiani è contraria all’invio di armi all’Ucraina e le richieste di partecipazione all’evento sono arrivate da persone di tutti gli schieramenti, a dimostrazione che è un tema trasversale. Noi intendiamo fare una contronarrazione un po’ diversa da quella che ci viene propinata tutti i giorni dal mainstream locale e nazionale, televisivo e giornalistico».