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Primo fiocco rosa al Mulino di Cortogno dopo 80 anni: è nata Anna Lou

Elisa Pederzoli
Primo fiocco rosa al Mulino di Cortogno dopo 80 anni: è nata Anna Lou

L’annuncio di mamma Valentina Ruozi e papà Matteo Ribecco che da tre anni hanno rilevato l’agriturismo. «Era detto il borgo delle ragazze, spero la ispirino»

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Casina  E’ un fiocco rosa molto speciale quello appeso fuori all’agriturismo Mulino in pietra, tra Leguigno e Cortogno di Casina: nel borgo non nascevano bambini da 80 anni. Lo scorso 3 novembre è venuta alla luce la piccola Anna Lou, figlia dei titolari del locale Valentina Ruozi e Matteo Ribecco. Una notizia che ha fatto clamore, anche sui media nazionali, per l’eccezionalità dell’evento. Frutto della scelta di Valentina e Matteo non solo di mettere al mondo un figlio, ma anche di trasferirsi in questo piccolo angolo di natura dove costruire il loro progetto di vita insieme.

«La scelta di acquistare il  Mulino arriva dal fatto che sia io che Matteo avevamo questo desiderio, già quando eravamo all'estero e non ci conoscevamo ancora, di aprire un luogo dove le persone potessero sentirsi a casa, potessero uscire un po' dal loro mondo, dalla loro routine. E quando ci siamo imbattuti nel mulino di Leguigno  abbiamo pensato che fosse il luogo perfetto» racconta Valentina. «La scelta di trasferirci qui è stata dettata dalla voglia di vivere in un luogo immersi nella natura, a contatto con gli animali, con i veri valori, anche se noi siamo sempre su e giù dalla città,  non ci siamo isolati – va avanti – L'idea comunque è di tornare a casa e di sentirsi  sempre un po', tra virgolette, in vacanza».


Quello che era nato come un progetto a due ora si allarga alla piccola Anna Lou. Lo sguardo è rivolto al futuro insieme a lei in questo posto incantato.  «Quello che sogniamo per noi e per lei è sicuramente che questo luogo resti un punto fermo nella nostra e nella sua vita e che la avvicini a quei veri valori, alla realtà delle cose, della vita, alla concretezza, ma allo stesso tempo che sia comunque ispirazione per la sua fantasia e per i suoi sogni» confida mamma Valentina. «Questo veniva chiamato il borgo delle ragazze, delle donne e lei comunque è la prima bambina dopo tanti anni che vivrà in questo luogo – riflette -. Spero che queste donne così forti, così vere, così concrete, così belle che sono passate per questo borgo la ispirino durante la sua crescita e nella sua vita».