Fight club tra giovanissimi all’autostazione dei bus all’ex caserma Zucchi
Il video diffuso sui gruppi Telegram, con gli altri a incitare la sfida
Reggio Emilia «Fight Club: prima regola, il bus è nostro». Questo il titolo di un video, postato su Telegram, di un “combattimento” tra minorenni che ricalca l’omonimo film (uscito nel 1999 con Brad Pitt ed Edward Norton) nel quale gli appartenenti a un circolo segreto prendono parte a violenti combattimenti. Succede anche questo, all’autostazione dei bus dell’ex caserma Zucchi. Nel filmato realizzato con il cellulare – e con il logo, forse ironico, “Stop bullismo baby gang” – va in scena una lotta corpo a corpo che si è svolta nel parcheggio sul lato della sede dell’Università, tra le auto in sosta e un gruppo a semicerchio di coetanei spettatori; sullo sfondo il passaggio di diversi mezzi pubblici e di giovani studenti.
La clip mostra l’inizio della lotta: un ragazzino, che pare avere il ruolo di arbitro, raccomanda ai duellanti «si può solo cadere», intendendo che la sfida termina quando si riesce ad atterrare l’avversario. Sia gli spettatori sia i protagonisti della battaglia sembrano giovanissimi. Una volta dato il via alla sfida, i minorenni se le danno affrontandosi a suon di calci, pugni in faccia, trascinamenti e prese, mentre i coetanei fischiano e incitano alternativamente l’uno o l’altro («carica, carica!») tra parolacce di vario genere. Il video si interrompe quando il combattente più esile finisce sull’asfalto di schiena. Emulazione di basso profilo, “gara” con tanto di scommesse o un rigurgito delle baby gang, che avrebbero rialzato la testa dopo un periodo di relativa calma? Difficile da stabilire, nella giungla selvaggia di Telegram. Di certo la casistica del fight club va ad aggiungersi al lungo elenco di episodi di microcriminalità all’autostazione. E l’aspetto più preoccupante è che gli studenti di passaggio sullo sfondo nemmeno vi fanno caso, tanto sono abituati a scene di ordinaria violenza. Sabato scorso, mentre era in corso lo sciopero dei mezzi pubblici, nell’autostazione si è registrata anche l’ennesima rissa. © RIPRODUZIONE RISERVATA