La Scuola di Paesaggio “Emilio Sereni” sotto il segno delle migrazioni
La XVI edizione all’Istituto Alcide Cervi a Gattatico
Gattatico Qual è il rapporto fra paesaggio e migrazioni? In che modo i flussi migratori, sul lungo periodo, hanno trasformato il paesaggio rurale, urbano, sociale e culturale?
Di questo si parlerà nella XVI edizione della Scuola di Paesaggio «Emilio Sereni», intitolata al più importante storico del paesaggio agrario italiano e diretta da Rossano Pazzagli (Università del Molise), che si svolgerà da martedì 27 a sabato 31 agosto all’Istituto Alcide Cervi a Gattatico, in collaborazione con quindici atenei italiani da tutta Italia. Nelle cinque giornate di formazione, oltre alle lezioni frontali con docenti ed esperti del settore, sono in programma laboratori, mostre fotografiche, momenti artistici, teatrali e uscite sul territorio, occasioni di confronto e convivialità. Non mancherà la visita al nuovo Museo di Casa Cervi, inaugurato nel 2021, che ripercorre la vicenda dei Fratelli Cervi e della loro famiglia, tra i simboli della Resistenza italiana.
Quest’anno sono oltre 80 i partecipanti, provenienti da 16 Regioni italiane, che frequenteranno le cinque giornate della Scuola, di età e professioni diverse: studenti universitari, dottorandi e specializzandi, docenti e ricercatori, insegnanti, architetti, agronomi e professionisti. Obiettivo della Scuola è quello di indagare la questione migrante, profondamente centrale nel nostro tempo, e l’effetto che gli spostamenti delle comunità hanno avuto sul paesaggio, ieri come oggi. Si parlerà di fenomeni come il caporalato, ancora diffusissimo nelle campagne, e lo sfruttamento dei lavoratori agricoli, ma anche di esempi positivi di integrazione, dove l’immigrazione è diventata motore per la rivitalizzazione di territori spopolati.
Come spiega infatti Albertina Soliani, presidente dell’Istituto Alcide Cervi, «i migranti oggi non sono solo un problema ma una sfida decisiva per il futuro delle nostre comunità, specialmente dell’Europa con il suo trend impressionante di denatalità. Il paesaggio italiano che accoglie i migranti sarebbe un grande tema di creativo interesse per Emilio Sereni. Questo è il tema della nostra scuola estiva di quest’anno, sul quale è urgente consolidare una strategia positiva per il futuro. Il nuovo paesaggio italiano, il nuovo paesaggio dell'Europa partirà da qui».
L’inaugurazione della Scuola, aperta a tutti, è in programma per martedì 27 agosto a partire dalle 15, con i saluti istituzionali di Albertina Soliani (presidente dell’Istituto Cervi), Alessio Mammi (assessore regionale all’Agricoltura), Cristiano Fini (presidente Cia), Giorgio Zanni (Presidente della Provincia), Marwa Mahmoud (assessora alle Politiche educative del Comune di Reggio), Daniele Finucci (sindaco di Gattatico) e Alessandro Spanò (sindaco di Campegine).
A seguire, la presentazione della Scuola, a cura del direttore Rossano Pazzagli e di Chiara Visentin, responsabile scientifica della Scuola, e la lectio magistralis “Gli arabi e il paesaggio mediterraneo. L’esperienza della Sicilia” a cura di Giuseppe Barbera (Università di Palermo). Gli interventi della prima giornata saranno visibili in diretta streaming sul canale YouTube dell’Istituto Cervi.
Anche la fotografia sarà protagonista, con la mostra del fotografo Nicola Spadafranca e l’inaugurazione dell’esposizione degli scatti del concorso fotografico XI Premio nazionale Scuola di Paesaggio «Emilio Sereni». Quest’anno, dal ricchissimo programma della Scuola, si segnala la presentazione del progetto artistico-culturale “La bandiera del mondo” di Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese, il 31 agosto alle 14,30, aperta a tutta la cittadinanza.
Il programma completo della Scuola è visibile su www.istitutocervi.it.
© RIPRODUZIONE RISERVATA