Gazzetta di Reggio

L’intervista

Da Reggio a Madrid per i mondiali di cosplay: Walter e Letizia rappresenteranno l’Italia

Nicola Vallese
Da Reggio a Madrid per i mondiali di cosplay: Walter e Letizia rappresenteranno l’Italia

La coppia reggiana volerà in Spagna per l’International Cosplay League che si terrà il 20 e 21 settembre. I loro costumi? Ispirati al videogioco “Final Fantasy X”

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Reggio Emilia Saranno i reggiani Walter Rocca e Letizia Furlini a rappresentare l’Italia come coppia all’International Cosplay League che si terrà a Madrid il 20 e 21 settembre. Insieme sul palco e nella vita, i due fidanzati condividono da anni la passione che li porta a dare vita ai personaggi che, normalmente, si potrebbero ammirare solo nei film, nei videogiochi o nei fumetti, creando vestiti, armi, accessori e armature che li hanno portati a vincere diversi premi nelle varie competizioni.

Stavolta, però, si tratterà di salire sulla vetta più alta del mondo e di aggiudicarsi l’ambito trofeo che li consacrerebbe tra i migliori del mondo. «A Torino - racconta Walter - abbiamo dovuto fare una vera e propria gara con altri team. Quando hanno chiamato i nostri nomi, sapendo che si stavano riferendo a quelli che avevano passato la selezione per rappresentare l’Italia, siamo quasi scoppiati a piangere dalla felicità». «Siamo stati con gli occhi chiusi fino all’ultimo - conferma Letizia - e poi abbiamo festeggiato assieme al pubblico».

Reduci dal campionato nazionale Superstar in cui sono giunti terzi a pari merito gareggiando l’uno contro l’altro («Sembra una cosa brutta ma a noi dà molta carica e la possibilità di crescere», spiega Walter) dopo un po’ di riposo si prepareranno alla sfida più importante della loro carriera di cosplayer. E visto che cavallo che vince non si cambia, Walter e Letizia andranno a Madrid con i costumi che hanno portato loro tanta fortuna a Torino: i due personaggi principali del videogioco “Final Fantasy X”, Tidus e Yuna.

«Ora - raccontano - dobbiamo concentrarci sull’esibizione. Là hanno un palco molto grande con schermi e luci e potremo fare una performance molto più curata. Avremo anche a disposizione un team con degli “helper”, veri aiutanti e un servizio che ci seguirà nella finale oltre a vitto e alloggio pagati dall’organizzazione spagnola». Sarà, insomma, una specie di olimpiade in cui nulla dovrà essere lasciato al caso a partire, appunto, dai cosplay che hanno richiesto circa 7 mesi di lavoro intervallato con uno studio approfondito che ha portato i personaggi ad uscire dallo schermo.

«La parte più complessa - rivela Letizia Furlini - è stato lavorare l’ecopelle, senza contare la marea di dettagli che hanno quei costumi». Altra parte importante è quella relativa alle armi che, i videogiocatori della serie “Final Fantasy” sanno bene, tendono ad essere sempre molto vistose. «Per me - ammette Walter Rocca - la realizzazione dei colori non è stata semplice: avevamo dei riferimenti presi dall’artbook del libro ufficiale del gioco. Creare dei colori non esistenti non è stato per niente facile. Non solo per la spada che ha un effetto mare e che ho dovuto fare con l’aerografo ma anche per quanto riguarda l’armatura di Tidus con il bracciale che ha un colore verdastro tendente all’oro. Fattibile da disegnare, ma poi bisogna ricrearlo su un oggetto e fare in modo che il tutto funzioni».

Come ciliegina sulla torta c’è anche stato l’incontro a Ferrara con Nobuo Uematsu, compositore giapponese che ha creato alcune tra le più iconiche melodie di “Final Fantasy”: «Quando ci ha visti in costume è impazzito ha voluto fare le foto assieme a noi e continuava a farci gli applausi». Un sogno che, per un attimo, li ha portati faccia a faccia con la leggenda della musica videoludica. E ora, occhi puntati su Madrid: il palco li aspetta. © RIPRODUZIONE RISERVATA