Brescello Film Festival: tutte le tappe di avvicinamento all’edizione di quest’anno
Primo appuntamento domani sera, 23 aprile, a Campagnola con “Erasmus in Gaza”
Brescello La XXI edizione del Brescello Film Festival si rinnova in due movimenti: a partire da domani, mercoledì 23 aprile, ha infatti inizio il percorso di visione diffuso tra alcune sale della provincia di Reggio - Cinema di Campagnola, Cineclub Claudio Zambelli di Boretto, Cinema Rosebud in città - con una significativa tappa all’Istituto Alcide Cervi di Gattatico, che traghetta il pubblico alla tre giorni estiva a Brescello: il 27, 28, 29 giugno infatti piazza Matteotti torna a essere teatro di proiezioni gratuite di film d’autore, presentazioni editoriali, talk e incontri legati al tema dell’edizione 2025: "C
on occhi altri. Rivedere la realtà" .
L’edizione 2025 della manifestazione, organizzata dalla Fondazione “Paese di Don Camillo e Peppone”, che gestisce per conto del Comune di Brescello il sistema museale e turistico connesso con il cine-turismo legato a questo immaginario culturale, è la seconda con la direzione artistica di Giulia Morelli, sceneggiatrice, autrice tv e podcaster. Il festival è realizzato da Fondazione Paese di Peppone e Don Camillo con il patrocinio del Comune di Brescello e della Regione. Il tema di questa edizione è “Con occhi altri. Rivedere la realtà” e presenta un percorso che offre agli spettatori sguardi diversi sul mondo e su aspetti di esso che spesso sfuggono alla narrazione mainstream ma anche alla coscienza collettiva e alla percezione individuale.
Si parte domani sera (ore 21) dal Cinema di Campagnola con “Erasmus in Gaza” (2021) di Chiara Aversani e Matteo Delbò che intervengono in collegamento. Il documentario racconta la storia di Riccardo, laureando in medicina a Siena, che si reca nella striscia di Gaza per il suo Erasmus: è il 2019 e Riccardo è il primo studente straniero a entrare nella Striscia. I documentaristi lo seguono nei 5 mesi che trascorre negli ospedali di Gaza, molti dei quali, oggi, non ci sono più. Proiezione realizzata con Assopace Palestina.
L’avvicinamento prosegue sabato 3 maggio (ore 21) al Teatro del Fiume di Boretto, dove il festival è ospite del Cineclub Claudio Zambelli, con “Mr. Beau” (2024) di Claudia Tosi, che presenta il film in collegamento. Si prosegue mercoledì 28 maggio alle 21 al Rosebud con “Witches” (2024) di Elizabeth Sanky, presentato dalla produttrice Maria Chiara Ventura, ospite della serata. Mercoledì 11 giugno il Brescello Film Festival è ospite dell’Istituto Cervi di Gattatico: qui viene proiettato alle 21 in Sala Maria Cervi “All’armi, siam fascisti!” (1962) di Lino Del Fra, Lino Miccichè e Cecilia Mangini. Il film è introdotto da Tullio Masoni.
Il 27, 28 e 29 giugno il Brescello Film Festival entra nel vivo in piazza Matteotti declinando il tema della rassegna in tre film a cielo aperto. In continuità con il 2024 prosegue il percorso dedicato alla formazione in campo audiovisivo rivolto agli under 35 (ma non solo) del Brescello Film Festival in collaborazione con Spazio Gerra: sabato 24maggio in Sala Prampolini a Brescello la video maker e content creator Marialaura Gionfriddo aka @gionsnow tiene il workshop “Dove l’ho già visto? Da Hitchcock alle transition: il montaggio cinematografico sui social” che analizza e propone esercitazioni pratiche sulle transition mettendone in rilievo i debiti verso la regia e il montaggio cinematografico. Viene poi attivata la seconda edizione di “Redazione Web Under 35”, un workshop a cura di Spazio Gerra rivolto alla Gen Z, per conoscere e applicare i linguaggi del web e dei social allo storytelling di un evento dal vivo, allo scopo di documentare sui social il festival attraverso la produzione di contenuti originali.
Infine, nella mattinata di domenica 29 giugno in Sala Prampolini a Brescello i giornalisti e podcaster Francesca Zanni ed Enrico Bergianti tengono la lezione “Sinestesie. Vedere con le orecchie”: il podcast, una full immersion di tre ore aperta al pubblico per capire meglio cos’è il podcast e come si realizza un racconto audio che sia “cinema per le orecchie”.