Gazzetta di Reggio

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Il poeta Virgilio torna a Mantova con un museo nel centro della città

Jacopo Della Porta
Il poeta Virgilio torna a Mantova con un museo nel centro della città

Un percorso emozionante, a cura della Scuola Holden, per comprendere l’attualità dei versi del vate

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Mantova Cosa rende difficile accostarsi alle opere classiche? Spesso, solo per citare alcuni aspetti, il linguaggio, le modalità espressive e i riferimenti storici e culturali. Una volta che questo “guscio duro” viene rotto, con lo studio o grazie a professori particolarmente bravi, si arriva al cuore pulsante dei capolavori della letteratura. Il Museo Virgilio, che ha appena aperto i battenti a Mantova, all’interno del Palazzo del Podestà, si propone questo obiettivo: avvicinare i visitatori a una delle voci supreme della poesia mondiale, rendendo il suo messaggio attuale e vivo e rimuovendo alcuni aspetti che potrebbero ostacolare questo fine.
 

L’idea del museo ha iniziato a prendere corpo nel dicembre 2020, da un’idea dello scrittore e giornalista Stefano Scansani. L’ex direttore della Gazzetta di Reggio, appena andato in pensione, si confrontò con il sindaco Mattia Palazzi e propose di celebrare degnamente questo figlio illustre di Mantova.

Una sfida impegnativa
Non era una sfida facile per molti motivi, il primo e più ovvio è la scarsità di reperti riconducibili all’artista. Molti aspetti della vita di Virgilio sono avvolti nell’oscurità. Lo stesso luogo di nascita, Andes, è identificato in modo non del tutto certo con l’odierna Pietole. Quello che ci è stato tramandato, però, non è poco: sono le tre opere immortali del vate: Bucoliche, Georgiche ed Eneide. Da questi testi si sviluppa in otto sale disposte su diversi livelli il racconto elaborato dalla Scuola Holden di Torino, che ha scelto un registro emozionale e modalità di fruizione immersive basate sulla vista, l’udito e persino l’olfatto.

Un palazzo affascinante

La narrazione vive nella cornice di un luogo eccezionale, il Palazzo del Podestà, che è il vero reperto in mostra, oltre ad altri di grande interesse come il Virgilio in cattedra, databile tra il XII e il XIII secolo, il cosiddetto Trono di Virgilio del II secolo a.C., le monete gonzaghesche con l’effige di Virgilio del XV e XVI secolo e un frammento di affresco con il volto del poeta risalente al 1540. Completano l’esposizione il Busto di Virgilio della prima metà del XVI secolo e i volumi antichi delle sue opere.

Esperienza multimediale

Il museo non si accontenta dello spazio fisico: è stato infatti sviluppato anche un ambiente digitale ad hoc, un’app che consente di accedere a contenuti multimediali, aumentando in maniera significativa l’esperienza di visita. Ogni pannello, ogni postazione, ogni teca è affiancata da un QR Code che spalanca dettagli, curiosità, studi, esperienze sonore e visive, con un’offerta che prevede un piano di aggiornamenti continuo. Per Mantova, questo spazio mira a evocare il legame che, nel corso dei secoli, la città ha avuto con il principe dei poeti latini. Lo stesso Palazzo del Podestà nel Quattrocento era chiamato “di Virgilio”. Il Museo è un progetto in divenire, aperto a futuri approfondimenti. Al momento le sale sono Foyer, Incipit, Bucoliche, Georgiche, Intermezzo, Eneide, Leggenda di Virgilio, Gran Finale.

Giorni e orari di apertura
Questi gli orari di apertura. Giovedì - lunedì dalle ore 9 alle ore 18.30; martedì - mercoledì dalle ore 9 alle ore 15.30. La biglietteria chiude mezz’ora prima del museo. Biglietti: intero 8 euro; ridotto 5 euro; ridotto speciale 3 euro (studenti tra i 12 e i 18 anni). Omaggio per i bambini fino a 11 anni. Il progetto e la narrazione sono stati curati da Holden Studio di Torino, direttore Alessandro Mari. Coordinatori del progetto sono Stefano Scansani e Giovanni Pasetti. Direttrice dei Musei Civici è Veronica Ghizzi. L’app Museo Virgilio si scarica gratuitamente da App Store o Google Play.