Gazzetta di Reggio

C’è l’uscita da una relazione tossica nel nuovo singolo di Mirak3 “Lo Saai”

Alice Benatti
C’è l’uscita da una relazione tossica nel nuovo singolo di Mirak3 “Lo Saai”

Il 28 novembre il producer reggiano classe 2000 ha rilasciato il suo ultimo singolo

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Reggio Emilia «“Lo Saai” è un brano che ho tenuto fermo per alcuni anni, ma che adesso sono pronto a condividere». Con queste parole Michele Bortone, in arte Mirak3, artista e producer reggiano classe 2000, ha accompagnato l’uscita (avvenuta il 28 novembre) del suo ultimo brano già annunciato alla Gazzetta ad aprile. Dopo “Indelebile”, il singolo rilasciato nel 2021, il cantante è tornato a far parlare di sé con un brano, di cui ha scritto il testo e la musica, in cui ha voluto affrontare temi importanti che riguardano le relazioni al giorno d’oggi.

«Quando una relazione ti fa sprofondare fino a stare male, basterebbe capire che insistere è sbagliato – dice Mirak3 – perché le persone non cambiano. Andare avanti è inutile e dannoso per entrambi. Stare con una persona e avere sempre paura di sbagliare non è amore. Quando quello che pensi che sia amore si trasforma in sofferenza non è facile rendersene conto subito ma con il tempo capisci che l’amore vero non ti fa soffrire, non ti ferisce e non ti umilia. Solo quando una storia simile finisce, capisci che hai amato una persona che non è mai esistita. Tutto diventa più chiaro. Per “guarire”, oltre al coraggio di interrompere una relazione tossica, serve tempo e il supporto di familiari e amici sinceri. Serve dedicarsi alle proprie passioni, realizzare i propri progetti e avere la forza di girare pagina e di ricominciare».

“Lo Saai”, che si può ascoltare su tutte le piattaforme, parla proprio di questo e alla sua produzione ha contribuito il produttore reggiano Salvatore Misiano.

Nei prossimi giorni su YouTube uscirà anche il videoclip ufficiale del brano, che è stato girato tra Reggio Emilia e Bologna, realizzato da Mirak3 insieme al cantante Tyaro e ad alcuni componenti del team di videomaking e fotografia “Chain Photography”, Francesco Scaffardi e Riccardo Giberti. «Lo scopo – spiegano Mirak3 e Tyaro – è travolgere il pubblico nelle forti emozioni di una storia d’amore contorta, dalla quale si può uscire con più consapevolezza e più forza».

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