Gazzetta di Reggio

Lunedì 22 luglio

Il batterista indiano Trilok Gurtu pronto a conquistare i reggiani

Il batterista indiano Trilok Gurtu pronto a conquistare i reggiani

Virtuosismo e spiritualità questa sera (ore 21.30) ai Chiostri di San Pietro con un artista che ha saputo fondere mirabilmente oriente e occidente

21 luglio 2024
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Reggio Emilia Questa sera (ore 21.30, ingresso 15 euro) ai Chiostri di San Pietro sarà impossibile resistere al ritmo pulsante delle percussioni del batterista indiano Trilok Gurtu, artista che ha stregato le platee di tutto il mondo, stimato e apprezzato da musicisti internazionali con cui collabora regolarmente. Definito e premiato come il più grande percussionista del mondo del jazz e della world music offrirà uno spaccato del suo virtuosismo e della sua versatilità musicale, insieme ad alcuni dei suoi più affezionati partner musicali (Frederik Köster tromba, Jesse Milliner piano e tastiere, Jonathan Cuniado basso).

Grazie al concerto di stasera che rientra nel ricco cartellone di Mundus ascolteremo alcuni dei nuovi brani del suo ultimo disco, “God is a drummer” (Dio è un percussionista), un titolo che ben sintetizza il virtuosismo e la spiritualità racchiuse nello stile originale e inconfondibile di questo grande artista che con la sua musica ha saputo fondere oriente e occidente.

Nato a Bombay nel 1951, Gurtu ha sviluppato la più incredibile tecnica percussiva e l’ha poi condivisa con artisti di ogni provenienza geografica ed estrazione stilistica. Il suo esuberante colorismo ritmico è un punto di incontro tra cultura orientale e occidentale: la world music pare l’habitat più naturale per il percussionista, che comunque non si tira indietro davanti al jazz, il rock, il pop. Fu John McLaughlin a metterne per primo in risalto il talento. Poi, arrivarono innumerevoli altri artisti desiderosi di incrociare i propri assolo coi beat poliritmici di Gurtu: Don Cherry, Jan Garbarek, Joe Zawinul, Pat Metheny, Dave Holland, Andy Summers dei Police, Larry Coryell, Gilberto Gil, Omara Portuondo, Enrico Rava, Paolo Fresu… Gurtu vanta anche diverse collaborazioni con celebri cantanti italiani: Ivano Fossati, Marina Rei, Gianna Nannini, Adriano Celentano.

È invece sui ritmi latini che sposano la tecnica classica che si apre il cartellone di Mundus a Scandiano domani sera (ore 21.30, ingresso 12 euro) con Caribe della cubana Ana Carla Maza: voce e violoncello per un’artista che si sta rivelando come uno dei nuovi nomi della scena world, accompagnata dalla sua band composta da Norman Peplow pianoforte, Marc Ayza batteria, Luis Guerra percussioni.

Ana Carla Maza è nata a Cuba da padre cileno, il sassofonista Carlos Maza, e madre cubana, ha iniziato a suonare il violoncello quando aveva 8 anni. È nata nel periodo in cui Wim Wenders girava Buena Vista Social Club e ha a calcato il palco per la prima volta a L’Avana, sua città natale, ad appena 10 anni per poi crescere velocemente a livello internazionale. La sua è una musica che riesce bene a descrivere la folle esuberanza dell’Avana, i ritmi samba brasiliani e le tragedie del tango argentino. l

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