Gazzetta di Reggio

Venerdì 3 maggio

I Landafurlà al teatro Bismantova con il progetto “Cantar Furlana”

I Landafurlà al teatro Bismantova con il progetto “Cantar Furlana”

Castelnovo Monti: presentano il nuovo album

03 maggio 2024
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Castelnovo Monti Si tiene venerdì sera 3 maggio (ore 21) al teatro Bismantova il concerto di presentazione del nuovo album del gruppo reggiano Landafurlà che porta sulla scena un nuovo progetto legato alle musiche e alle storie dell’Appennino. I Landafurlà sono Paolo Romei (voce), Francesco Boni (chitarra), Davide Borghi (violino), Dario Sabattini (chitarra basso), Mirko Ferrarini (fisarmonica), Edoardo Ponzi (percussioni) e Maddalena Boni (flauto). Ad accompagnarli in questo percorso musicale e letterario è l’attore Pierluigi Tedeschi.

“Cantar furlana” è un progetto musicale, ma più generalmente culturale, frutto di un lungo lavoro di recupero di danze, testi poetici, racconti tradizionali dell’Appennino Tosco-Emiliano rielaborati per dar vita ad un intero repertorio di canzoni d’autore che hanno come filo conduttore un ballo antico dell’Appennino reggiano: la furlana appunto. Il lavoro di riscoperta compiuto da etnomusicologi e musicisti negli ultimi anni ha fornito a Francesco Boni (ideatore del progetto, autore delle musiche e rielaboratore dei testi) un ricco materiale per unire in maniera creativa e non filologica la furlana alle suggestioni letterarie del territorio. I brani in rima e le leggende in prosa provenienti dal Crinale reggiano, dalla Garfagnana e dalla Lunigiana sono utilizzati come testi per canzoni dal sapore popolare.

Sul ritmo di furlana viene cantata la storia delle “comari”, guaritrici improvvisate molto amate dalla gente, e la vicenda del promesso sposo che non vuole lasciare la montagna e che in cambio deve regalare la “frulara”, il campo di fragole. E ancora le furlane di Cervarolo e di Frassinoro sono rielaborate nella canzone “Commiato”, struggente invocazione di chi deve lasciare le proprie terre, mentre con un ballo sfrenato si racconta l’amore in “E quando s’alza il sol”. La canzone “Canta il cucco” riprende gli antichi “rinfacci”, ossia rime cantate velocissime e scambiate tra gli interlocutori, che raccontano le schermaglie tra il “garfagnino” ed il “lombardo”, musicate su un ritmo veloce in cui si inserisce la conosciutissima “Polka di gara” tratta dal repertorio della famiglia Carpi di Santa Vittoria. l

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