L’angelo della Storia al teatro Ariosto conclude la stagione di prosa
Reggio Emilia: la pièce vincitrice del Premio Ubu 2022 in scena lunedì 22 e mercoledì 24 aprile. Protagonista la compagnia di ricerca teatrale fiorentina Sotterraneo
Reggio Emilia Lunedì 22 e mercoledì 24 aprile sera (ore 20.30) va in scena al Teatro Ariosto “L’angelo della Storia”, spettacolo vincitore del Premio Ubu 2022, del gruppo di ricerca teatrale fiorentino Sotterraneo. Lo spettacolo nasce da alcune citazioni del filosofo Walter Benjamin. In particolare, nella descrizione che viene fatta dell’“Angelo della storia”: con gli occhi rivolti alla memoria e al passato, e le ali aperte, trascinate da una tempesta verso il futuro. «Per quanto l’angelo osservi il susseguirsi degli eventi – continua Sotterraneo – e cerchi di resistere alla tempesta, non può fermarsi e intervenire, non può rincollare i pezzi e rifondare una realtà condivisa, non può fare assolutamente nulla per aiutarci».
«Ispirandoci a quelle che il filosofo Walter Benjamin chiamava costellazioni svelate – scrive il gruppo di ricerca Sotterraneo – proviamo a raccontare questi episodi mettendoli in risonanza col presente, componendo una nostra personale mappa del paradosso fatta di microstorie, istanti sospesi, momenti fatali di persone illustri o sconosciute: fatti e pensieri lontani fra loro ma uniti da quella tela di narrazioni, credenze, miti e ideologie che secondo lo storico Yuval Noah Harari compongono la materia stessa di cui è fatta la Storia. Oggi che la complessità ci richiede immaginari inediti e nuovi processi cognitivi – prosegue la riflessione – ci piace pensare che a teatro si possano recuperare narrazioni e circostanze a cui Sapiens ha aderito nei millenni, smontarle, ricombinarle, prenderne distanza allontanandoci nel tempo e cercare almeno un po’ di quella vertigine che coglie un astronauta quando osserva la Terra allontanandosi nello spazio».
Sotterraneo si forma a Firenze nel 2005 come gruppo di ricerca composto da un nucleo autoriale fisso cui si affianca un cluster di collaboratori che variano a seconda dei progetti. Ogni lavoro del gruppo è una sonda lanciata a indagare le possibilità linguistiche del teatro, luogo a un tempo fisico e intellettuale, antico e irrimediabilmente contemporaneo. Con opere trasversali e stratificate nella ricerca su forme e contenuti, Sotterraneo si muove attraverso i formati – dallo spettacolo frontale al site-specific – focalizzando le contraddizioni e i coni d’ombra del presente.
Il gruppo vanta alcuni tra i più importanti riconoscimenti teatrali a livello nazionale e internazionale: Premio Lo Straniero (2009), Premio Ubu Speciale (2009), Premio Hystrio Castel dei Mondi (2010), Eolo Award (2012) per La Repubblica dei Bambini, Premio Ubu Spettacolo dell’anno (2018) per Overload, Premo Scenari Pagani (2019), Premio Ubu Spettacolo dell’anno (2022) per L’Angelo della Storia.l
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