Colette e la Belle Époque in passerella per Max Mara
E’ dedicata all’eclettica scrittrice la collezione autunno-inverno. Una moda moderna, sobria e sensuale. Debutta il nuovo blu da abbinare a nero e grigio
Milano Moderna, evocativa, sobria e sensuale. Sulla passerella milanese, ieri mattina, le modelle per Max Mara si sono immedesimate in Colette, la scrittrice francese eclettica di fine Ottocento, anche giornalista e sceneggiatrice, pioniera di un portamento intrepido e di una nuova estetica, all'epoca, iper contemporanea.
Alla “woman in control” di Max Mara, per il prossimo autunno-inverno, si aggiunge un tocco di stile Belle Époque, di glamour demi-monde e di sensualità. La silhouette ovoidale di influenza giapponese degli anni ’10 ispira nuovi cappotti, talvolta con maniche a kimono, talvolta con un ampio volume sul retro. Sono realizzati in compatto melton di cashmere e in so ce doppio tessuto di camme lo e alpaca, oppure lavorati a maglia con bordi finiti al laser.
Lunga o corta, la silhouette è sottolineata da un’ampia fascia in maglia in vita, abbinata a una cintura, come fosse un’obi. Tra le novità jumpsuit morbide abbinate a collant iper coprenti. Sopra niente oppure un blazer over.
Colette disse: «Esistono intenditori di blu proprio come esistono intenditori di vino». Ed ecco Max Mara proporre un navy inchiostro scuro e un cobalto da abbinare al nero corvino e al grigio fumo. Si vestiva spesso da uomo, Colette, e il suo bellissimo alter ego, Chéri, sfoggia grandi classici: impeccabili cappotti da ufficiale, caban e le immancabili giacche Max Mara.
A chi è dedicata questa collezione? Alle donne che, come Colette era solita dire, si vestono per se stesse: «Bellissima? Per chi? Ma come, per me stessa, ovviamente».
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