Gazzetta di Reggio

Maurizio Tirelli a Rubiera con “Da Bach ai Beatles” «Un viaggio tra le note»

G.B.
Maurizio Tirelli a Rubiera con “Da Bach ai Beatles” «Un viaggio tra le note»

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RUBIERA. «Siamo musicisti molto versatili con l’idea di andare in ambienti dove normalmente non si sente un certo tipo di musica: parlo di colonne sonore di film o canzoni del repertorio internazionale. Per questo abbiamo cercato di renderla non tanto classica, ma che possa suscitare delle emozioni diverse in affinità con quei luoghi, che per esempio possono essere delle chiese».

Con molta semplicità Maurizio Tirelli, pianista, arrangiatore, musicista a tutto tondo, racconta il suo viaggio musicale “Da Bach ai Beatles” in programma domani sera (ore 21) nella chiesa di San Faustino a Rubiera per “Soli Deo Gloria”. Tirelli suonerà con Gen Llukaci (violino), Daniele Donadelli (fisarmonica), Valeria Braglia (contrabbasso) e Renato Negri (organo e organo Hauptwerk). L’ensemble presenterà un programma quanto mai ricco che parte dal ‘500 con l’inglese Purcell, per proseguire con Bach, Piazzolla Bernstein, Cocciante, Čajkovskij, quindi Dvorak e Brahms, Sakamoto e Morricone.

«L’importante è arrangiare alcuni di questi brani, ad esempio un medley di canzoni dei Beatles, in un certo modo per dare loro una sorta di rigore classico. Ci aiuterà anche l’organo che suonerà Renato Negri», spiega Tirelli.

Poi sicuramente, il fatto che Tirelli abbia avuto una formazione classica lo aiuta a realizzare in pieno questo disegno; infatti ha studiato all’Istituto Peri, in particolare con i docenti Giuseppe Guastalla (pianista di prim’ordine), e composizione ed armonia con Armando Gentilucci; poi ha preso altre strade... ma non importa: l’imprinting non si cancella.

In seguito Tirelli è approdato in veste di direttore d’orchestra al Festival di Sanremo, vantando collaborazioni del calibro Mina e, fra i tanti, Ornella Vanoni, Lucio Dalla, Gianni Morandi.

Pluridecennale è la collaborazione con Andrea Mingardi, e, come talent scout, ha contribuito a lanciare Laura Pausini e tanti blasonati artisti di grido; innumerevoli sono poi le sue tournée in tutto il mondo.

«Mi piace molto legare i generi – aggiunge Tirelli – e creare un itinerario musicale che possa svelare tante corrispondenze armoniche, melodiche fra il repertorio antico e quello moderno delle canzoni. Domani sera sarà tutta una questione di gioco emozionale da trasmettere al pubblico e perché questo accada in una chiesa insigne come San Faustino sfrutteremo i riverberi, l’eco naturale che uno spazio storico spesso regala; questo per realizzare degli effetti che non possono che “fare bene” anche all’altra musica. E in un certo senso – conclude il musicista – cercheremo di recuperare le nostre origini, parlo dell’800, quando tutto, anche i brani non propriamente sacri, si suonavano in chiesa». —

G.B.

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