“Supernova”, la mostra che si visita con le torce
Gande successo per il reggiano Enrico Magnani nella sala del Cenacolo di vicolo Valdina a Roma
REGGIO EMILIA. È in corso a Roma nella prestigiosa sala del Cenacolo del Complesso di vicolo Valdina, alla Camera dei deputati, l'esposizione “Supernova - Figurazioni cosmiche” dell'artista reggiano Enrico Magnani. In tanti hanno affollato l'antico ex convento di fondazione altomedievale nel cuore del Campo Marzio in occasione del taglio del nastro della mostra, che vanta opere esposte per la prima volta in Italia, dopo l'ottima accoglienza ricevuta all'Istituto italiano di cultura di Chicago. Il pubblico si è rivelato molto interessato alla tecnica innovativa con cui sono state realizzate le opere, oltre che al contenuto delle stesse. Realizzate ad acrilico su pannelli multistrato di cartone e alluminio, Magnani le ha dipinte senza mai toccare il supporto, né con le mani, né con i pennelli. A veicolare il colore sono, infatti, getti d'aria e d'acqua tesi a riprodurre le esplosioni nucleari che caratterizzano la fase finale della vita di una stella.
Molto apprezzata è stata anche la scelta dell'artista di coinvolgere i presenti, mettendo a loro disposizione alcune torce elettriche per illuminare le opere lasciate volutamente in penombra. Magnani ha così inteso rendere protagonista lo spettatore, invitandolo a prendere coscienza di essere parte integrante dello spettacolo cosmico. Le torce, come le stelle, danno luce all'universo pittorico. Come la luce delle torce si affievolisce e si spegne da sola a poco a poco, così le stelle si accendono e lentamente si spengono per terminare con l'esplosione finale della Supernova.
Unanime consenso ha ottenuto anche l'allestimento performativo curato da Francesco Lenzini, con l'ausilio di strutture trasparenti progettate e realizzate ad hoc, quasi a sospendere nel vuoto le esplosioni di colore.