Gazzetta di Reggio

Ivana Monti chiama alle armi... della storia

di Martina Riccò
Ivana Monti chiama alle armi... della storia

Sabato e domenica il paese si trasforma in un luogo medievale. L’attrice: «Voglio essere un impulso per riscoprire Matilde»

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QUATTRO CASTELLA. Sferra un pugno sul tavolo, Ivana Monti. O, meglio, imita il gesto in modo che tutti lo vedano. Non c’è nulla di rabbioso, infatti, nel suo movimento, ma solo tanta, tanta determinazione.

«La mia Matilde – aggiunge a mo’ di didascalia – sarà così. Una contessa di quei tempi, una vera potente. Una donna che di straforo si inserisce nei destini imperiali e li determina».

E “Destini imperiali” è proprio il titolo dello spettacolo cui prenderanno parte, oltre alla bravissima Ivana Monti, Marco Maccieri (nei panni di Enrico V), Mauro Burani (che interpreterà Donizone, autore del “Vita Mathildis”) e Pietro Secchi (il vescovo Otberto da Liegi). Per la prima volta nella storia del corteo matildico di Quattro Castella, inoltre, grazie al flash back pensato dal regista Stefano Turanno e dall’aiuto Emidio Fantuzzi, alla rievocazione prenderà parte anche Enrico IV, padre dell’imperatore che sancì gli accordi di Bianello con Matilde nel 1110, e da lui tradito, destituito e abbandonato.

«Sarà una sfida – commenta Mauro Incerti – perché io sono un attore comico, abituato a fare ridere, mentre questo è un personaggio assolutamente tormentato. Ce la metterò tutta, però. Anche se non vorrei calarmi troppo nella parte: Enrico IV, che all’epoca aveva 56 anni, proprio come me, qualche mese dopo aver incontrato il vescovo di Liegi, suo unico amico rimasto, morì. Per sicurezza il 7 agosto, giorno in cui l’imperatore trapassò a miglior vita, starò chiuso in casa...».

Tralasciando le “maledizioni”, c’è qualcuno che non vede l’ora – difficoltà di montare in sella a parte – di salire a cavallo. «Sono stato chiamato all’ultimo momento perché Andrea Gherpelli si è infortunato – spiega Marco Maccieri, direttore artistico del centro teatrale MaMiMò, una delle più attive e vivaci associazioni culturali della scena reggiana – e ho accettato con gioia. Sarà un onore partecipare allo spettacolo: amo la storia medievale e le rievocazioni, e, fin da bambino, sono sempre andato a vedere il corteo matildico. Questa volta lo vivrò da dentro».

Non sarà una passeggiata, però: il suo Enrico V dovrà vedersela con una Matilde combattiva, astuta, diplomatica, determinata. Capace addirittura di ottenere che la salma dell’imperatore Enrico IV, scomunicato prima della morte, venga trasferita nella cattedrale di Spira, dove riposano tutti i monarca della dinastia dei Sali.

«Sarà una prova di forza – conferma Maccieri – perché Enrico V si troverà davanti una donna incredibile, che stima tantissimo ma a cui non è pronto a cedere tutto. C’è qualcosa di personale dentro questo rapporto storico, come d’altra parte succede sempre: la storia è fatta da uomini e donne che si guardano negli occhi».

La storia. Quella che così spesso è dimenticata, e ignorata. «Se ho accettato di interpretare Matilde – conclude la contessa di casa, Ivana Monti – è anche e soprattutto per invogliare a riscoprire questa figura così straordinaria, che tanto ha da insegnare alle donne di oggi. E per dare un impulso a chi assisterà allo spettacolo: approfondite, leggete, frequentate le biblioteche. La storia va studiata per poter capire il presente. Le risposte ai problemi attuali si trovano nelle pagine del passato».

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