Nesta: “Al San Nicola un bivio per il futuro della Reggiana”
L’allenatore granata: “Il Bari potrà dirci che campionato ci attende da qui alla fine”
Reggio Emilia Tornare al “San Nicola” a quasi 30 anni dall’ultima volta (nel 1995, in Serie A): Alessandro Nesta sabato 27 gennaio dovrà fare a meno degli squalificati Cigarini, Portanova e Girma oltre all’infortunato Romagna che dovrà restare ai box per diverse partite. Venerdì 26 gennaio è prevista la rifinitura in Via Agosti, dopo pranzo la partenza da Linate, verso le 16, in direzione Bari. Il rientro a Reggio sabato sera dopo la partita.
«Romagna si è sottoposto alla risonanza magnetica e gli esiti di questo esame li sta valutando anche il Sassuolo (la società proprietaria del cartellino del giocatore, ndr) – ha precisato ieri il tecnico granata – Spero che possa saltare al massimo tre partite. La formazione? Nonostante le assenze ho le idee chiare».
Venite da quattro risultati utili consecutivi: siete sulla strada giusta?
«Sì, ma possiamo crescere ancora molto. Prima di Natale i risultati negativi per me erano dati dalle tante assenze e quando diversi giocatori sono rientrati la differenza si è vista. Ora occorre fare un ulteriore step: dobbiamo credere di poter vincere le partite».
Questa è la Reggiana che voleva da inizio stagione?
«Come idea di gioco offensivo sì. Ma da ex difensore mi piacerebbe anche vincere 1-0 e prendere meno gol per dare sicurezza e fare crescere il reparto arretrato».
È una questione di organizzazione difensiva?
«Anche gli avversari hanno dei meriti, ma a volte commettiamo errori banali e alcuni giocatori sono più bravi quando siamo alti e non quando ci chiudiamo».
Dopo avere sfiorato la Serie A, il Bari sta disputando una stagione al di sotto delle aspettative.
«I biancorossi hanno cambiato molto, specialmente in attacco, ma sul mercato si sono rinforzati con qualche pezzo da 90. Sono costruiti per raggiungere grandi obiettivi».
Cosa ci può dire su mister Marino?
«L’ho affrontato quando era allo Spezia e ho avuto modo di vederlo lavorare da vicino quando svolgevo il corso per diventare allenatore: è un tecnico molto preparato».
Quali sono i punti di forza dei pugliesi?
«Hanno una mentalità offensiva ma dietro sono tosti ed esperti. Puntano molto sull’uno contro uno sugli esterni e gli attaccanti sanno attaccare bene la profondità».
Rispetto all’andata quanto sono cambiati?
«All’andata potevamo vincere, sabato troveremo un Bari migliore e rinforzato da giocatori funzionali al suo tipo di gioco, quindi sarà più dura. Ma anche noi nel frattempo siamo cresciuti».
Perché la Reggiana con le prime della classe riesce ad avere un rendimento migliore?
«Non so, tante gare secondo me sono arrivate nei momenti sbagliati: a Terni eravamo scarichi con la testa e le gambe. Ma abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, quindi bisogna crederci di più ed essere convinti che possiamo vincere sempre: questo è l’unico obiettivo quando scendiamo in campo».
Guarda la classifica?
«L’ho fatto solo quando siamo andati nella zona rossa (playout, ndr) e l’ho fatta vedere anche ai giocatori. Ora dipende tutto da noi: se facciamo un altro piccolo step potremo giocare un certo tipo di campionato, altrimenti ci sarà da lottare fino alla fine».
Si aspetta dei rinforzi dal mercato?
«Sì. La società e i direttori stanno continuando a cercare i giocatori giusti: avremo dei vantaggi se prenderemo qualcuno nei posti dove al momento ci sono delle criticità».
Tanti granata sono finiti nel mirino delle “big”: qualcuno ha la testa altrove?
«Ci sono delle richieste, ma nessuno si è distratto. Se uno pensa che stare qui possa aiutarlo a crescere secondo me non sbaglia. Chiaramente fa piacere che ci sia tanto interesse nei nostri ragazzi ma l’importante è non dare via nessuno».
I recuperi di Vido e Vergara come procedono?
«Vido ha già fatto i primi test, Vergara no ed è più indietro. Tra non molto torneranno ad allenarsi assieme a noi e capiremo come stanno veramente dal modo in cui reagiranno nelle partitelle. Speriamo di riaverli per febbraio o forse marzo».
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