Reggiana, ripartire col Cittadella con l’imperativo di vincere
Il rinvio del match a Brescia cambia il calendario non l’obiettivo
Reggio Emilia Cambia l’avversario ma non l’obiettivo della Reggiana che deve a tutti i costi ritrovare la vittoria. Un’impresa che la formazione di Davide Dionigi anziché al Rigamonti contro il Brescia dovrà mettere in pratica venerdì (a partire dalle ore 15) al Città del Tricolore contro il Cittadella. Non vi sono nemmeno differenze a livello di classifica dato che Brescia e Cittadella sono appaiate con 35 punti quindi l’obiettivo dei granata è di tentare l’aggancio. Il Cittadella è un avversario che nel girone di ritorno ha vinto quattro partite ma soprattutto ha saputo imporsi in trasferta contro Pisa e Juve Stabia, oltre che a Cosenza e ha impattato allo Zini contro la Cremonese. La si può quindi definire una formazione da trasferta, forte nelle ripartenze appoggiandosi al goleador Pandolfi, autore di 6 reti. Non a caso la formazione di Dal Canto ha conquistato 12 punti al Tombolato e ben 23 in trasferta. Questo è l’elemento che la Reggiana dovrà tenere presente. Nel girone di ritorno ha conquistato 15 punti in 14 partite ed è una formazione che ha fatto la sua classifica proprio nei successi esterni.
La Reggiana si presenterà a questo decisivo appuntamento con i tre squalificati Girma, Bardi e Cigarini ma anche il Cittadella dovrà fare a meno di Orij Okwonkwo, il grande ex di turno. L’attaccante nigeriano dopo un anno e mezzo in maglia granata (16 presenze per 530 minuti giocati) caratterizzato da infortuni e prestazioni non esaltanti, a gennaio era stato ceduto al Cittadella, dove per altro proveniva prima della squalifica per doping. Alla corte di Dal Canto ha sempre giocato realizzando anche due gol. Una rinascita forse inaspettata. Sta di fatto che la sua presenza contro la Reggiana poteva essere un motivo di preoccupazione per Lucchesi e compagni ma la squalifica cancella il timore-beffa del gol dell’ex. A fronte del disagio che i tifosi granata hanno accusato per l’annullamento della trasferta a Brescia (biglietti acquistati, pullman prenotato e molti già presenti nella città lombarda) c’è un risvolto tecnico favorevole alla Reggiana. La squadra granata si giocherà la partita della vita al Città del Tricolore, sospinti dai propri tifosi, concedendo a Dionigi la possibilità di lavorare ancora quattro o cinque giorni in più per cancellare quei difetti strutturali che la Reggiana ha evidenziato durante tutta la stagione. La possibilità di riavere al meglio il capitano Paolo Rozzio è una certezza in più, così come anche offrire a Vergara e Portanova il tempo per recuperare dal loro infortunio, senza contare che Mattia Destro, il bomber tanto atteso, potrà ancora di più migliorare la sua condizione atletica. L’ultimo particolare, senza nulla togliere al valore del giovane portiere, Edoardo Motta, farà il suo esordio al Città del Tricolore contro il Cittadella e Bardi potrà essere presente tra i pali con il Brescia. Al di là di chi ci sarà o meno col Cittadella, resta sempre un imperativo e cioè che la Reggiana dopo dieci partite deve ritrovare la vittoria. Se prendiamo in esame il nuovo calendario, è evidente che la partita contro lo Spezia arriva in un momento delicato perché la formazione di D’Angelo potrebbe non avere ancora la certezza del terzo posto. Così com’è logico che l’ultima partita che a questo punto sarà col Brescia potrebbe essere un autentico spareggio per la salvezza oppure non valere nulla per una delle due formazioni.l © RIPRODUZIONE RISERVATA