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Sassuolo-Reggiana, il sindaco Massari: «Abbiamo fatto il possibile per provare a invertire le due curve»

Nicolò Valli
Sassuolo-Reggiana, il sindaco Massari: «Abbiamo fatto il possibile per provare a invertire le due curve»

Reggio Emilia: ai commenti del primo cittadino si aggiungono anche il vice De Franco e l’assessora allo Sport. Pungente l’intervento dell’avvocato Tarquini: «I tifosi non sono criminali»

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 Reggio Emilia Amarezza per le operazioni di mediazione che non sono andate a buon fine, ma anche il richiamo al senso di responsabilità per evitare che la partita di domani assuma risvolti che esulano dallo sport.

È unita la Giunta comunale nel commentare quelle che sono state le disposizioni per la vendita dei biglietti della gara Sassuolo-Reggiana. E dire che il Consiglio comunale aveva provato, con un ordine del giorno approvato all’unanimità, a convincere il Sassuolo, che tra l’altro è anche stato ricevuto (alla presenza dell’amministratore delegato neroverde Giovanni Carnevali) in Comune. Nulla è però cambiato.

«Abbiamo sostenuto, nelle interlocuzioni con la Mapei e con il Sassuolo e come Consiglio comunale, l’opzione dell’inversione delle curve, preoccupati anche per problemi di ordine pubblico, con l’obiettivo di vivere una bella giornata di sport – dichiara il sindaco Marco Massari –. Non è andata così: auspichiamo che tutto si svolga in maniera pacifica, sia per chi vuole partecipare all’evento sportivo, sia per chi vuole esprimere il proprio legittimo dissenso e protestare al di fuori dello stadio». Il primo cittadino sposa dunque la causa granata “consentendo”, di fatto, la protesta, pur che rimanga nei limiti.

Concorde anche il vicesindaco Lanfranco De Franco, che rimarca che si poteva trovare una soluzione, considerati «i buoni rapporti tra le tifoserie di Reggiana e Sassuolo». Nonostante i numerosi colloqui, invece, l’inversione delle curve non ci sarà: «Il Comune ha lavorato in ogni occasione per una soluzione diversa – sottolinea De Franco –.Prendiamo atto che non c’è stata la disponibilità necessaria. Con Mapei c’è un ottimo rapporto che si concretizza in tanti progetti di valore per il sociale e la cultura a beneficio della nostra comunità e sicuramente avremo occasioni future di ulteriore collaborazione. Invito comunque i tifosi a manifestare il proprio disappunto in maniera pacifica, con l’ironia che ci ha contraddistinti in tante circostanze». Aggiunge Stefania Bondavalli, assessora allo Sport: «Prendiamo atto delle decisioni degli organi competenti, esprimendo rammarico per una scelta che, seppur fondata sulla norma, avrebbe potuto avere esiti differenti e determinare condizioni di maggiore serenità ambientale per lo svolgimento di un evento sportivo, che deve rimanere agonisticamente conteso solo sul terreno di gioco».

Amara, anche se pungente da un punto di vista politico, la riflessione di Giovanni Tarquini, ex candidato a sindaco e capogruppo della Lista Civica: «Questa è l’occasione per fare luce su un sostanziale immobilismo dell’attuale amministrazione e, prima ancora, su un’ennesima pesante responsabilità delle amministrazioni precedenti – commenta l’avvocato –. Ciò che è inaccettabile è anche l’approccio criminalizzante con una tifoseria che ha deciso di rimanere all’esterno dello stadio, attuando così una forma di protesta del tutto condivisibile e di cui l’amministrazione della città dovrà tenere ben conto».© RIPRODUZIONE RISERVATA