Gazzetta di Reggio

 Reggio Emilia Dalle ore 4.15 italiane di domani mattina (ore 11. 15 locali), al “Cube” del Nanjing Youth Olympic Sports Park di Nanchino, in Cina con le batterie di qualificazione, scatterà il campionato mondiale indoor di atletica leggera che vedrà impegnata la rubierese Zaynab Dosso nei 60 piani. La Dosso, che ha vinto recentemente a all’Omnisport di Alpendoorn, in Olanda, il titolo continentale con il nuovo record italiano di 7”01, si presenta sui blocchi di partenza con la miglior prestazione mondiale stagionale sulla distanza. Zaynab Dosso, azzurra cresciuta nella “cantera” di velocisti della Corradini Rubiera, attualmente vive e si allena a Roma nelle fila del Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre, guidata dal tecnico Giorgio Frinolli. L’atleta ha disputato una grande stagione invernale con tempi sempre di assoluto valore che la collocano tra le più grandi sprinter europee di sempre a livello indoor. Quello che ha colpito dell’atleta originaria della Costa d’Avorio nel Campionato Europeo è stata la grande freddezza avuta in tutti i tre turni disputati e soprattutto una ritrovata forza mentale che le ha permesso di migliorarsi sotto tutti gli aspetti. Migliorata all’uscita dei blocchi, ora riesce a sprigionare tutta la sua forza in una specialità dove un paio di centesimi fanno la differenza; se a questo fattore tecnico si unisce la grinta e la voglia di migliorarsi, sarà molto difficile per le avversarie tenerle testa. Per la Dosso è la terza partecipazione ad un campionato mondiale, dopo Belgrado 2021 dove arrivò in semifinale e Glasgow 2024, quando con 7”05 salì sul terzo gradino del podio, battuta solamente dalla caraibica di Santa Lucia Julien, Alfred (6”98), atleta che si è poi laureata campionessa olimpica sui 100 piani a Parigi e dalla sempre presente polacca Ewa Swoboda (7”) .

A livello europeo ci sarà da fare nuovamente i conti con l’elvetica di origine congolese Mujinga Kambundji grande sconfitta ad Alpendoorn, che un mondiale l’ha già vinto nel 2021 a Belgrado, per poi ripetersi nell’europeo di Istanbul. Le sorprese potrebbero arrivare dalla lussemburghese Patrizia Van der Weken bronzo in Olanda e dall’ungherese Boglarka Takass (7”09), mentre resta sempre l’incognita della campionessa polacca Ewa Swoboda (7”07) che in carriera ha un palmares impressionante, ma che in stagione è apparsa decisamente al disotto delle sue possibilità. Ambiscono ad un posto almeno in semifinale la 21enne ceca Karolina Manasova che con 7”10 ha stabilito la miglior prestazione europea Under 23, la belga Rani Rosius (7”08) , la francese Carolle Zahi (7”15), la britannica Amy Hunt (7”09), l’elvetica Geral Frey e la greca Polyniki Emmanouilidou. La lotta delle europee sarà soprattutto con le atlete caraibiche e con le statunitensi. Ambiscono alla finalissima la campionessa oceanica Joella Lloyd (Antigua & Barbuda) , per lei accredito stagionale di 7”13, Anthaya Charlton (Bahamas) 7”14, Kishawna Niles (Barbados) 7”12, le giamaicane Natasha Morrison (7”09) e Jodean Williams (7”07), le australiane Ella Connolly (7”16) e Torrie Lewis, una ventenne da 7”13, la neozelandese Zoee Hobbs (7”06). Discorso a parte per le statunitensi con l’incognita Jacious Sears ancora alle prese con un guaio muscolare, la californiana Celera Barnes (7”11) e Mikiah Brisco, atleta delle Luisiana che in stagione ha come tempo di riferimento 7”18, ma che in carriera è stata argento mondiale e possiede un personale di 6”99. La Cina sarà rappresentata da Xiaojing Liang (7”179, il Canada da Andrey Leduc (7”14) e il Brasile da Ana Carolina Azevedo (7”16) . Il continente africano si presenta con la nigeriana Success Umukoro (7”13) , la liberiana Destiny Smith-Barnett (7”11) e l’ivoriana Maboundou Koné (7”20) . Le semifinali alle ore 13.15 italiane sempre di sabato ed a seguire la finale per il titolo iridato alle ore 14.18.l © RIPRODUZIONE RISERVATA