Reggiana, parla il ds Pizzimenti: «Sempre creduto in Viali. Interventi sul mercato? Vedremo»
Il ds Marcello Pizzimenti stende il bilancio alla pausa per le feste: «Tante le occasioni in cui la squadra ha dimostrato il proprio potenziale»
Reggio Emilia Cosa è successo alla Reggiana dopo la disastrosa trasferta di Cittadella? Come si può spiegare una metamorfosi come quella fatta vedere dai granata nelle vittorie, nette e meritate, contro Juve Stabia e Mantova? È questo uno degli argomenti affrontati ieri dal direttore sportivo Marcello Pizzimenti nel corso della conferenza stampa di fine anno.
«C’è stato un po’ di scoramento da parte di tutti – ammette il ds granata – e insieme al mister abbiamo lavorato sulla testa dei giocatori perché il potenziale era stato dimostrato con la vittoria esaltante come quella di Cremona».
Un risultato frutto anche di cambiamenti in corso d’opera.
«Bisognava capire qual era il vestito più adatto. A volte gli allenatori partono con un’idea e poi non sempre è quella adatta alla squadra. Ma tornando al post Cittadella, credo che i giocatori abbiano fatto un esame di coscienza e la risposta si è vista in queste ultime due partite».
Quello che è mancato è l’equilibrio?
«Esattamente, perché il potenziale è stato dimostrato in più occasioni. Infatti quello che ha chiesto il mister Viali è stata la costanza nelle prestazioni».
Ignacchiti, Reinhart e Sersanti sembrano al momento insostituibili e in rosa non ci sono altri giocatori con le loro caratteristiche. Potrà arrivare qualcosa dal mercato?
«Nelle emergenze le alternative non mancano ma sono tutte valutazione che stiamo facendo: reparto per reparto».
Qual è il bilancio di questo girone d’andata?
«La squadra è partita molto bene poi ci sono stati alti e bassi e molto giocatori nuovi. È stato un percorso altalenante e oggi, alla luce di tutto quello che è successo, mi posso ritenere soddisfatto. Quindi bilancio positivo in termine di punti ma anche perché la squadra ha avuto delle cadute ma ha sempre saputo rialzarsi».
A proposito di bilanci: qual è giocatore che l’ha più sorpresa in questa prima parte di stagione?
«Faccio il nome di Ignacchiti. Mi ha sorpreso maturità e solidità: e parliamo di un 2004. Anche Maggio, che ha giocato meno, ha fatto ottime cose. Potrei aggiungere Vergara, ma lo conoscevamo già».
Avete trovato la ricetta per una seconda parte di stagione tranquilla?
«Il mister ha lavorato molto per trovare la quadra e i ragazzi hanno risposto bene. Se riusciremo a mantenere questo equilibrio credo che arriveranno anche i risultati. Non dico di alzare l’asticella ma fare una seconda parte di stagione migliore della prima».
È mai stata in bilico la posizione di William Viali?
«È logico che quando una squadra scivola pian piano in classifica, tutti sono in discussione, allenatore compreso. Detto questo, la fiducia non è mai mancata».
Spesso la vediamo in panchina: come vive le partite?
«La vivo come tutti quelli che tengono al risultato, con un certo pathos, come credo sia normale».
In molti si chiedono: perché il ds non interviene nei momenti di difficoltà? Il suo predecessore Goretti si esponeva molto di più.
«Intanto sono stato inibito per 45 giorni e non ho potuto farlo. Ogni direttore sportivo ha il suo modo di rapportarsi e di agire. Faccio un esempio: il direttore Sartori non parla mai. Sono intervenuto quando credevo fosse il momento giusto per farlo».