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Gianni Conti a 90 anni sfida l’Appennino in bicicletta

Jacopo Della Porta
Gianni Conti a 90 anni sfida l’Appennino in bicicletta

Da quando ha 15 anni non ha mai abbandonato la passione delle due ruote. Per lui niente pedalata assistita: scala le salite usando solo i suoi muscoli

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Gianni Conti è un ragazzo del 1934 che non ha mai abbandonato la passione per la bicicletta da quando a 15 anni ha iniziato a pedalare. Alle soglie dei 91 anni gira regolarmente in bici per le colline e l’Appennino reggiano con la sua bici da corsa muscolare: sì, quella normale, perché di quella a pedalata assistita dal motore elettrico non ne vuole proprio sentir parlare. Nato a Fosdondo e residente a Reggio Emilia, Gianni Conti proviene da una famiglia contadina. La sua carriera lavorativa è stata varia: ha iniziato come agricoltore, poi, dal ‘64 al ‘77, è stato fornaio a Vezzano e, successivamente, è entrato nel settore alimentare collaborando con la catena Conad e aprendo un supermercato a Reggio Emilia insieme ad alcuni soci. Ha corso come dilettante nella società “Pedale Carpigiano” e poi ha gareggiato come amatore ottenendo risultati lusinghieri. Nel 1954 si è aggiudicato una delle prime edizioni del “Trofeo Papà Cervi” a Praticello di Gattatico. Nel 1988 ha vinto 28 gare amatoriali e per due anni è stato campione italiano amatori Udace. Il suo motto è: «Sto bene quando sono in bici». Quando esce con gli amici ci tiene ad arrivare prima al cartello di Castelnovo Monti o Vetto. Del resto, un altro suo motto è: «Chi vuole arrivare secondo si metta dietro alla mia ruota».

Perché, ovviamente, primo arriva lui. Quando c’è l’occasione, Conti festeggia il fine stagione con gli amici presso una trattoria sulle colline tra Baiso e Carpineti, dove i piatti sono molto saporiti ed energetici, per uno stomaco robusto. Dopo la riunione conviviale, il ritorno a Reggio, così come l’andata, è fatto naturalmente in bici. Un suo compagno racconta un aneddoto: mentre il gruppo stava facendo la salita da Viano a Baiso, 500 metri prima della meta, Conti ha detto agli amici: «Facciamo una volatina?». A differenza di oggi, quando anche lo sport amatoriale è gestito con tabelle di allenamento e monitoraggio costante, Gianni Conti ha sempre praticato il ciclismo con semplicità e naturalezza. Ha condotto una vita sana, ma senza ossessioni per il “fitness” o diete rigide. La sua preparazione è costituita da uscite frequenti, che gli permettono di mantenere una forma fisica invidiabile. Ama andare alla Pietra di Bismantova, a Baiso o Vetto, mete molto apprezzate dai ciclisti reggiani e non solo. Nel corso degli anni molti dei suoi amici e compagni di bicicletta hanno dovuto smettere o non ci sono più. Dunque questo campione senza età esce con persone molto più giovani di lui, che nutrono nei suoi confronti una grande ammirazione. La sua esperienza di ciclista è arricchita da una competenza profonda, sviluppata con anni di gare e allenamenti. Non è un turista, ma un ciclista vero, con una mentalità diversa rispetto a chi si avvicina alle due ruote solo per svago. Chi lo vede salire sulle strade del nostro Appennino se ne rende conto immediatamente. l © RIPRODUZIONE RISERVATA