«Reggiana, fatica a capitalizzare il gioco espresso, ma ha tutto per la salvezza»
Fausto Rossi l’ex centrocampista granata con il club reggiano ha collezionato oltre 100 presenze: «Perdere un derby fa male, ma la squadra deve essere consapevole del lavoro che sta facendo»
Reggio Emilia Fausto Rossi ha scritto pagine importanti della storia della Reggiana collezionando oltre 100 presenze in granata prima di lasciare Reggio e approdare, nell’estate 2023, al Vicenza (dove ora indossa la fascia da capitano) ma la lontananza non ha affievolito il legame indissolubile che lo unisce alla città. Sabato scorso era presente in tribuna per assistere al derby con il Modena accompagnato dalla moglie Valentina e dai piccoli Leonardo e Mattia. Sugli spalti erano presenti anche gli ex granata Zamparo, Spanò e Scappini.
Che Reggiana ha visto dalla tribuna?
«Le gare dei granata le seguo tutte da casa e anche allo stadio ho visto una squadra organizzata che sa preparare molto bene le partite. La Reggiana fatica un po’ a capitalizzare il gioco espresso, ma è in corsa per centrare il proprio obiettivo: deve lottare con le unghie e con i denti per salvarsi».
La sconfitta nel derby può rischiare di lasciare il segno sul cammino dei granata?
«Perdere un derby non fa piacere e lo dico per esperienza avendone giocati parecchi in granata, ma la squadra deve essere consapevole del lavoro che sta facendo con Viali e deve continuare su questo percorso mantenendo l’equilibrio giusto tra la vittoria e la sconfitta. Con il Sassuolo la Reggiana meritava di passare in vantaggio invece si è ritrovata sotto di un gol, poi è andata a Cremona disputando una grande partita e meritando di vincere, invece nel derby non ha trovato la sua prestazione migliore ma queste sono partite a sé. Una vittoria o una sconfitta non sposta gli equilibri».
A proposito di equilibrio: si aspettava di vedere una Serie B così livellata?
«È sempre stata così. A parte il Sassuolo che ha una rosa fuori categoria, tutte le altre squadre possono finire in qualsiasi posizione della classifica. C’è chi spende di più e si pone traguardi importanti e chi come la Reggiana ha un budget più ristretto e punta alla salvezza, ma l’importante è non perdere il focus sul proprio obiettivo sapendo bene qual è. Bisogna lavorare e restare uniti giorno dopo giorno».
A Reggio Emilia ha scritto pagine importanti della storia granata e della sua carriera: che sensazioni prova ogni volta che torna?
«Tra la mia famiglia e la città c’è un rapporto d’amore: sin dal primo momento siamo stati accolti e trattati benissimo e sono grato che i tifosi si ricordino di me come calciatore e come persona. Saluto sempre con piacere amici ed ex compagni con cui ho condiviso tanti giorni del mio percorso. Con Paolo (Rozzio, ndr) ho un rapporto che va al di là dell’essere stati compagni di spogliatoio».
Come ha trovato Rozzio dopo l’infortunio?
«Ha avuto tanta sfortuna: penso che in quel momento stesse disputando la sua migliore stagione in Serie B. Ma è da tanti anni che Paolo dimostra il suo valore: con il tempo ha trovato maggiore sicurezza e solidità, facendo capire a chi nutriva dubbi su di lui che può dire tranquillamente la sua in questa categoria. Ha grande voglia di recuperare al meglio e sono sicuro che tornerà ad essere il Rozzio di sempre, pronto per aiutare la squadra che ha bisogno di lui».
In Serie C si prospetta un interessante duello tra il Padova e il suo Vicenza per la promozione…
«Stiamo facendo qualcosa di importantissimo e il Padova ancora di più perché è davanti in classifica, ma per noi è uno stimolo ulteriore. Questo confronto ricorda un po’ il duello tra Modena e Reggiana di un paio di anni fa, speriamo però che finisca diversamente…». l © RIPRODUZIONE RISERVATA