Reggiana, adesso bisogna vincere per riuscire a svoltare la stagione
La classifica non rispecchia le buone prestazioni fornite nell’ultimo periodo
Reggio Emilia Le prestazioni in campo della Reggiana non viaggiano di pari passo con i numeri che in questo momento condannano i granata ai playout. Se le prestazioni a Bari, col Catanzaro, in casa del Cesena e con la capolista Sassuolo possono indurre all’ottimismo, non altrettanto accade scorgendo la classifica. Dopo il pari al San Nicola di Bari, i granata sono infatti scivolati dal 14° al17° posto.
A fare la differenza è la mancanza di una vittoria che a Meroni e compagni manca dal 20 ottobre (2-0 al Frosinone) tant’è che nella speciale graduatoria delle ultime cinque giornate i granata sono al penultimo posto con soli 3 punti conquistati, frutto di tre pareggi. Solo il Sudtirol ha fatto peggio con un solo punto e va rimarcato che la formazione di Zaffaroni è quella che appare maggiormente in crisi. Alla pari dei granata la Sampdoria, leggermente meglio la Juve Stabia, che però ha avuto una partenza lanciata e ora si può permettere anche di conquistare solo 4 punti in cinque partite. Il periodo positivo della Reggiana, invece, è durato solo le prime tre partite iniziali, con sette punti conquistati ma nelle successive 12 sono arrivati la miseria di 8 punti. A. A. A. VITTORIA CERCASI In un campionato nel quale il 50% delle partite finisce in parità, è la conquista dei tre punti che manca alla squadra di Viali per poter ritrovare una classifica più tranquilla. È questo l’obiettivo che la Reggiana si deve porre, a iniziare dalla trasferta di domenica allo “Zini” di Cremona. Contro i lombardi si prospetta un match delicato e ricco di difficoltà visto il buon momento della squadra di Stroppa, ma la prestazione dei granata contro la capolista Sassuolo può lasciare spazio all’ottimismo. Il “passo lento” dei granata rispecchia l’andamento anche di altre squadre (Carrarese, Cittaldella, Salernitana e Catanzaro), mentre leggermente meglio, seppur di poco, hanno fatto Mantova e Modena.
Il Frosinone ha manifestato un certo risveglio e in un solo colpo si è agganciato al gruppone. Il tutto a conferma di un equilibrio che vede ben otto squadre in lotta per non retrocedere racchiuse in tre punti. Per la cronaca lo scorso anno i granata avevano un solo punto in più (16) ma erano al 14° posto con un margine di 3 punti dalla zone retrocessione ma dentro la zona play out. In termini di gol realizzati (15 contro gli attuali 14) e subiti (19 rispetto a 18) siamo quasi in perfetto equilibrio. La Reggiana con 14 gol segnati ha il quarto peggior attacco di tutto il campionato, solo Cittadella (10) , Frosinone (11) e Carrarese (13) hanno fatto peggio mentre a livello difensivo con i 18 gol subiti è al decimo posto. AL GIRO DI BOA La continuità di risultati è certamente un fattore importante ma mai come in questo momento alla Reggiana serve un successo anche alla luce del calendario che offrirà ai granata la possibilità di misurarsi contro tre formazioni, sulla carta, alla sua portata. Da qui alla fine del girone di andata Bardi e compagni, dopo la delicata trasferta di Cremona, si misureranno nel derby col Modena al Città del Tricolore poi la trasferta a Cittadella, con un turno infrasettimanale di Santo Stefano contro la Juve Stabia per poi iniziare il girone di ritorno dopo tre giorni (29 dicembre) a Mantova. Lo scorso anno la Reggiana di Alessandro Nesta ha girato a 23 punti ( 5 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte con 21 gol realizzati e 24 subiti). Se i granata di Viali vorranno eguagliare questo traguardo dovranno conquistare 8 punti nelle prossime quattro partite. Un ruolino di marcia impegnativo anche se molti addetti ai lavori sostengono che quest’anno la quota salvezza è destinata ad abbassarsi. l © RIPRODUZIONE RISERVATA