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Come si ferma il Sassuolo? Per la Reggiana Viali punta sull’aggressività

Wainer Magnani
Come si ferma il Sassuolo? Per la Reggiana Viali punta sull’aggressività

Ecco come i granata si preparano alla partita contro i neroverdi di venerdì

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Reggio Emilia La classifica certifica la forza del Sassuolo e il felice momento che sta vivendo la formazione di Fabio Grosso con la conquista della vetta. C’è un sostanziale equilibrio tra le partite giocate al Città del Tricolore (16 punti, 16 gol realizzati, 6 subiti) e quelle in trasferta: 15 punti conquistati, 13 gol realizzati e 6 subiti. Sono 6 i gol su rigore. Nelle ultime cinque partite al Città del Tricolore ha ottenuto un pareggio (Spezia) e quattro vittorie subendo un solo gol nel 6-1 sul Cittadella. Fatta questa premessa il campionato di serie B insegna che non c’è nulla di scontato e ogni giornata ci sono risultati clamorosi dove un episodio diventa decisivo, vedi ad esempio la vittoria della Carrarese contro un Pisa ridotto in inferiorità numerica. Quale assetto? Il tema in discussione in casa della Reggiana fa riferimento a come si dovrà affrontare il Sassuolo, vale a dire provando a fare la partita utilizzando i giocatori con maggior qualità tecnica oppure schierando un undici aggressivo e votato a giocare “uomo contro uomo” a tutto campo? Il Sassuolo va attaccato nella sua metà campo oppure occorre cercare di inibire il suo gioco sulle trequarti senza mai prestare il fianco alle loro ripartenze? Nelle ultime tre partite giocate dal Sassuolo al Città del Tricolore c’è stato l’atteggiamento del Modena di Bisoli che ha cercato di fare densità in mezzo al campo, poi è arrivato il Mantova che ha puntato, com’è nel suo stile, sul dominio del gioco, quindi la Salernitana che nel primo tempo ha sposato l’aggressività a tutto campo salvo poi variare nella ripresa.

Modena, Mantova e Salernitana sono, però, uscite sconfitte dal confronto con i neroverdi anche se con una recriminazione comune: al primo errore il Sassuolo ti castiga. «Non ho niente da rimproverare ai ragazzi – ha commentato a fine partita Pierpaolo Bisoli, in quel periodo allenatore del Modena –, hanno fatto la partita che avevo chiesto. Il primo tempo sarebbe dovuto finire 0 a 0 ed invece siamo andati al riposo in svantaggio. Nei primi 10 minuti volevamo far capire al Sassuolo che avremmo fatto contenimento, poi abbiamo fatto quello ciò che avevamo provato in allenamento con un modulo, io lo chiamo zoppo, per fare densità in mezzo e il loro portiere ha fatto 4 miracoli. Il Sassuolo ha giocatori di categoria superiore». Il Mantova di Possanzini ha provato a fare la partita. «Faccio fatica anche a parlare – ha rimarcato il tecnico a fine gara – perché è stata una partita strana, siamo venuti qui e ce la siamo giocata. Il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. Mi interessava fare la partita, naturalmente a tratti anche il Sassuolo l’ha fatta e ci ha dato dei problemi ma i ragazzi per lunghi tratti hanno comandato la gara». La Salernitana di Colantuono ha provato a variare l’atteggiamento: prima aggressiva, poi votata all’attacco ma alla fine ha subito un poker di gol. «Il Sassuolo è una squadra di altra categoria, Berardi e compagni non li scopro io – ha ammesso a fine partita Colantuono –. Ripartiamo dal secondo tempo, molto meglio del primo almeno fino al gol, ma paradossalmente nel primo tempo dove siamo stati più schiacciati avevamo chiuso tutti gli spazi senza prendere gol. Nel secondo tempo stavamo facendo noi la partita, poi un episodio ci ha tagliato le gambe. Anche il secondo gol è stato un altro regalo e quando giochi contro il Sassuolo non te lo puoi permettere. La squadra più attrezzata della categoria perché chi può permettersi Laurienté e Berardi? Ma non solo loro. È una squadra fuori categoria». Nei commenti a fine partita si percepisce un senso di impotenza misto a rabbia per ciò che poteva essere e non è stato per un episodio, un errore o per la bravura di Berardi e compagni. Velocità di manovra Sarà per questo motivo che in allenamento il tecnico Viali ha puntato su alcuni aspetti: la velocità di manovra e l’aggressività accompagnata dalla sua voce tesa a incitare i giocatori, come a far capire che “il diavolo non è poi così brutto come lo dipingono”. In più di una circostanza il mister Viali ha urlato alla squadra dopo alcuni fraseggi: «Bravi ragazzi, sono certo che faremo una grande partita». Questo è l’auspicio anche dei tifosi che sentono molto questa sfida.l © RIPRODUZIONE RISERVATA