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Reggiana: ecco perché si soffrirà fino alla fine

Waineri Magnani
Reggiana: ecco perché si soffrirà fino alla fine

I granata per la prima volta scivolano in zona playout, ma anche i playoff sono vicini

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Reggio Emilia «Siamo consci che dobbiamo lottare per la salvezza fino all'ultima partita, questa è la nostra missione». È il concetto che il tecnico Viali aveva espresso alla vigilia della trasferta di Cesena e la classifica, anche alla luce dei risultati domenicali ha confermato che per la Reggiana sarà un campionato di sofferenza, di lotta e sacrifici, di sudore ed energie da versare sul campo.Oggi la Reggiana è ai play out in virtù della peggior differenza reti ma in questa serie B regna la più assoluta incertezza. La conferma arriva dalla Carrarese che ha battuto l'ex capolista Pisa. Classifiche a confronto Ogni campionato fa storia a sé, ma un confronto a livello di classifica serve a far capire il diverso andamento dell'attuale serie B rispetto allo scorso anno. A questo punto del campionato la Reggiana di Alessandro Nesta aveva un punto in più (16 contro i 15 attuali) ed era al quattordicesimo posto. Non solo: già dopo 14 giornate la classifica dello scorso campionato aveva indicato le squadre che poi alla fine sarebbero retrocesse: Feralpisalò 7 punti, Ternana 8, Spezia 10 (salva ai play out), Lecco e Ascoli 13. Si era già formato un piccolo solco dato che il Brescia era a 15 punti, la Reggiana e la Sampdoria a 16. Una forbice ampia, dato che tra il decimo posto e l'ultimo c'erano ben 11 punti. La classifica attuale è totalmente diversa perché dal decimo posto del Mantova (17 punti) all'ultimo del Frosinone (10) ci sono solo sette punti. Un equilibrio determinato dal fatto che in tre punti ci sono otto squadre. Squadre vive I freddi numeri non raccontano, però, il valore delle squadre che sono in lotta per la salvezza. Il fanalino di coda Frosinone, ad esempio, dopo quattro pareggi ha conosciuto la sconfitta a Cremona ma ha tenuto testa fino alla fine alla formazione di Stroppa. Per non parlare del Cittadella che a Bari ha saputo riaprire la partita dal 3 a 0 al 3 a 2 facendo venire i brividi al tecnico Longo.

Il Cittadella ha confermato, se mai ce ne fosse bisogno, di essere una squadra che non molla mai. Lo stesso si potrebbe dire del Cosenza che ha ritrovato nel condottiero Max Alvini l'uomo che può far esprimere al meglio il suo organico attraverso l'assoluta vocazione al sacrificio. Il pari col Modena lo testimonia, dato che i ragazzi di Mandelli pur in inferiorità numerica hanno avuto delle ghiotte occasioni per vincere la partita. Il Modena ha gli stessi punti della Reggiana ma è indiscutibile la maggior qualità dell'organico anche se ancora inespresso. Della stessa stoffa del Cosenza è la Carrarese che attraverso la compattezza del gruppo si è permessa il lusso di vincere il derby col Pisa, anche se ridotto in inferiorità numerica. Su chi fare la corsa? Questo è un interrogativo che al momento non ha molte risposte da offrire poiché non solo c'è grande equilibrio in classifica ma anche nei valori in campo. In difficoltà può essere il Sudtirol che pur cambiando il tecnico (da Valente a Zaffaroni) nelle ultime cinque partite ha subito cinque sconfitte e anche ieri al Picco è apparso arrendevole. La stessa Salernitana ha ottenuto nelle ultime cinque gare solo due pareggi e tre sconfitte. Meglio ha fatto il Cittadella del neo mister Dal Canto con tre sconfitte, un pareggio e una vittoria.

Il Cosenza di Alvini è in serie utile da cinque giornate: tre pareggi e due vittorie, tenendo conto anche dei 4 punti di penalità. Fuori dai guai Sono per ora fuori dai guai due neo promosse come Juve Stabia e Mantova che hanno avuto un avvio strepitoso. La Juve Stabia di mister Pagliuca ha nella continuità di risultati, oltre che nella mentalità da salvezza, la sua vera forza: il ruolino di marcia dei campani parla di 4 pareggi e una sola sconfitta nelle ultime cinque gare. Il Mantova è più altalenante ma cerca sempre i tre punti: ha battuto la Cremonese, pareggiato a Catanzaro e ha messo in crisi, pur perdendo, il Sassuolo. Gli scontri diretti E' un tasto dolente per la Reggiana che ha vinto solo col Frosinone mentre ha perso con Cosenza e Sudtirol, pareggiato contro Salernitana, Catanzaro e Carrarese. Deve ancora affrontare Cittadella, Modena e Juve Stabia. Gli scontri diretti saranno certamente decisivi nel girone di ritorno come forse la differenza reti perché in una classifica così compatta incideranno per il piazzamento finale.l © RIPRODUZIONE RISERVATA