Dopo il pareggio Cesena- Reggiana mister Viali è contento: «Mi è piaciuto il coraggio»
Sulle lamentele di Portanova: «Vive la partita come se fosse la finale di Champion’s League»
Cesena «Mi sembra doveroso sottolineare la bella prestazione dei ragazzi che sono venuti a Cesena a giocare con grande coraggio». Viali commenta il pareggio e soprattutto la prova di sacrificio della Reggiana, che strappa il punto sul difficile campo del “Manuzzi”. «La cosa che mi è piaciuta di più della mia squadra è stato proprio il coraggio con cui i ragazzi sono venuti a giocarsela su questo campo – prosegue l’allenatore – perché qui in tanti hanno trovato difficoltà. Avevamo preparato la partita per non lasciare il pallino del gioco al Cesena e nel primo tempo ci siamo riusciti molto bene. L’unica sottolineatura che devo fare è che dovevamo essere più verticali negli ultimi 30 metri, dopo che avevamo fatto correre il Cesena da una parte all’altra del campo. Nella ripresa siamo stati più ficcanti – spiega Viali – e nonostante il gol di Shpendi sotto la curva di casa, la squadra non si è disunita, anzi abbiamo chiuso in crescendo rischiando anche di vincerla. Abbiamo fatto una partita tosta».
Il trainer commenta le plateali lamentele di Portanova verso la panchina, minimizzando e anzi tessendo le lodi del giocatore: «Voi conoscete Manolo meglio di me, è un calciatore e un ragazzo di grande trasporto. Esonda, vive la partita come se fosse la finale di Champion’s League – sottolinea Viali –. Nel finale, sulla punizione che voleva battere a tutti i costi, sono stati i ragazzi in campo a chiedermi di intervenire, dicendo che era meglio la tirasse Kabashi. Lui vuole fare tutto, ma un secondo dopo è già tutto alle spalle. Manolo è “tanto”, in tutto. Kabashi? Son contento che abbia trovato una buona condizione. Sarà molto utile, perché ha qualità e temperamento e questa squadra, di temperamento, ne ha bisogno». Le scelte iniziali? «Avendo preparato la partita per il palleggio, chiedevo più qualità tecnica: Sersanti è più esplosivo di Fiamozzi, che tecnicamente è più pulito nella gestione della palla. È stata una scelta legata al tipo di partita che volevamo fare. Onestamente – prosegue l’allenatore granata – avevo 3-4 ballottaggi fino a stamattina, tra questi anche Vergara, ma ho scelto Pettinari perché come vertice offensivo mi avrebbe potuto raccordare meglio quel palleggio che avevamo deciso di fare nella nostra trequarti. Siamo nei playout? Per me siete troppo negativi, questo è il campionato che dobbiamo fare, è un percorso e mai come quest’anno serve equilibrio e continuità».l © RIPRODUZIONE RISERVATA