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Reggiana, parla Sersanti: «Voglio battere il Catanzaro»

Wainer Magnani
Reggiana, parla Sersanti: «Voglio battere il Catanzaro»

Il centrocampista classe 2002 è un punto fermo della squadra del mister Viali

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Reggio Emilia «Non vedo l’ora che arrivi domenica per scendere in campo, affrontare il Catanzaro e tornare alla vittoria».

È questo il proposito di Alessandro Sersanti, uno dei punti di forza della Reggiana e una certezza per il tecnico William Viali che l’ha scelto fra i titolari undici partite su dodici.

Il Catanzaro è in serie utile da sei giornate, non prende gol da tre partite ed è la seconda miglior difesa del campionato. Una squadra che ha fatto otto pareggi, vinto due partite ma ne ha perse solo due. Quali difficoltà incontrerete?

«Sappiamo benissimo che non possiamo sbagliare l’approccio alla partita perché siamo al cospetto di un gruppo di valore e che gioca assieme da diversi anni, anche se non stanno ripetendo il campionato dello scorso anno. Sarà una sfida complicata ma noi vogliamo fare una grande prestazione e concludere questo mini ciclo di partite con un successo per poi riprendere alla grande dopo la sosta. Giochiamo al cospetto del nostro pubblico e non li possiamo deludere».

Lo scorso anno ha vissuto l’esperienza a Lecco conclusa con la retrocessione. Cosa le ha insegnato?

«Col Lecco, nel girone di ritorno, pur non avendo mai vinto, a cinque partite dalla fine avevamo ancora la possibilità di agguantare la salvezza. Questo è il bello e il brutto della serie B, un campionato equilibrato che si vive sul filo del rasoio, tanto che ci sono dieci squadre in tre punti. Sono convinto che anche quest’anno si deciderà tutto nelle ultime sei o sette partite».

Qual è dunque il segreto per ottenere la salvezza?

«Avere continuità nei risultati e nelle prestazioni. Sono convinto che ci riusciremo perché ne abbiamo tutte le possibilità avendo un gruppo di giocatori di valore. Sono certo che possiamo fare un campionato più che tranquillo, anche se questo mio proposito lo dobbiamo mettere in pratica».

Come giudica questa classifica dove all’ultimo posto c’è un Frosinone neo-retrocesso dalla serie A?

«C’è grande equilibrio e ci sono squadre che potrebbero essere più in alto in classifica ma spetta a noi essere bravi a rimanere lontani dalla zona pericolosa. È un campionato lungo e per questo è necessario avere continuità».

In questa prima parte di campionato ha giocato a destra, centrale e a sinistra del centrocampo, spesso a “piede invertito”, ma qual è il suo ruolo ideale?

«Nelle giovanili ero un attaccante, poi un difensore, ora sono un centrocampista che si adatta alle esigenze della squadra e segue le direttive del mister. Lo scorso anno a Lecco ho fatto il regista, ora gioco esterno. Sono un destro naturale ma non ho difficoltà a giocare a sinistra».

Un gol e un assist: poco o va bene?

«Lo scorso anno ho segnato due gol, tra l’altro uno a Palermo proprio in questo periodo. Il mio istinto mi dice di inserirmi in attacco e provo la conclusione, spero di essere più bravo e fortunato. Mi auguro che il gol arrivi presto, le occasioni ci sono, le devo sfruttare al meglio».

Lei è tra le certezze della Reggiana, anche in termini di presenze da titolare ma spesso il mister Viali ha cambiato spartito e interpreti.

«Viali è molto preparato e riesce sempre a trovare per ogni avversario le giuste contromisure. Sappiamo sempre bene i punti deboli e di forza dei rivali di turno e per questo a volte cambiano gli interpreti. Variamo l’impostazione ma non la filosofia di gioco. Questo lo ritengo un grande pregio. Il mister guarda molto a come occupiamo le zone di campo, più che il ruolo fine a se stesso. Chiunque può fare diversi ruoli purché siano congeniali al gioco della squadra».

Condividete le idee del mister?

«Il suo intendimento è quello di ottenere, nella posizione in cui viene schierato, il meglio da ognuno di noi. Se tralasciamo per un attimo i risultati, sotto il profilo delle prestazioni possiamo essere soddisfatti e dimostrano che Viali ha ragione perché abbiamo espresso un calcio piacevole e bello. Nelle ultime partite ci sono state delle difficoltà ma occorre tenere conto che ci sono anche gli avversari. È una filosofia di gioco che piace anche a noi giocatori».

Il fatto che in questa Reggiana tutti siano titolari e nessuno è titolare è un bene?

«Penso sia una fortuna per noi e per l’allenatore sapere che può disporre di 24/25 titolari, perché non fa altro che evidenziare la forza del gruppo, anche negli allenamenti. Avere una rosa ampia è una fortuna che non tutte le squadre si possono permettere». 

Dopo la seduta pomeridiana di giovedì pomeriggio, i granata torneranno ad allenarsi questa mattina (a porta chiuse) e il tecnico Viali dovrà valutare le condizioni di Meroni e Marras. Entrambi, però, dovrebbero recuperare per domenica. Nel Catanzaro, invece, mancheranno quasi certamente La Mantia, Situm, Petriccione e anche Antonini. Al rientro da squalifica Pompetti mentre in attacco dovrebbe rientrare Biasci.

Sono quasi 1.500 i tifosi del Catanzaro che hanno acquistato il biglietto per la sfida di domenica. In totale la prevendita ha fatto registrare 1.828 biglietti venduti che aggiunti ai 6. 867 abbonati porta a ritenere che saranno diecimila le presenze al “Città del Tricolore”.

I tifosi giallorossi sui social alcune pagine social si lamentano perché nel settore ospiti del “Città del Tricolore” non ci sono biglietti ridotti ma tutti, anche i ragazzi, pagano 20 euro più o diritti di prevendita: una questione che riguarda tante società che pur applicando prezzi diversi non contemplano i ridotti per il settore ospiti. È così per la Sassuolo, Frosinone, Brescia, Salernitana, Modena, Juve Stabia, Cittadella, Sampdoria, Carrarese, Cesena, Palermo e lo stesso Catanzaro. Sudtirol, Pisa, Mantova, Cremonese invece prevedono i ridotti. 

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