Con Rovigo arriva la prima sconfitta per il Valorugby Emilia
Al Mirabello rossoneri troppo sottotono nel primo tempo, gli ospiti passano 17-26
Reggio Emilia Trenta minuti di black out tecnico-tattico tra il 5’e il 35’del primo tempo costano al Valorugby la prima sconfitta stagionale. In un Mirabello colorato a festa da entrambe le tifoserie (1. 200 gli spettatori presenti, folta la rappresentanza ospite) è Rovigo ad esultare al termine di un match altalenante, a tratti spettacolare, terminato 17-26.
Dopo una prima sfuriata bianco-granata (con due “quasi mete” nei primi minuti di gioco) , i veneti hanno capitalizzato al meglio trenta minuti di difficoltà dei Diavoli andando in meta con Della Sala e Lertora e punendo l’indisciplina di Silva e compagni con il piede di Thomson (Player of the match) . Reggio si rimette in partita sul gong del primo tempo con una bella meta di Santiago Resino che poi firmerà nella ripresa la sua doppietta personale per un tentativo di rimonta sospinto dal pubblico che però sbatte sui calci piazzati di un preciso Thomson. Rovigo con i quattro punti conquistati si porta provvisoriamente al comando della classifica con 18 punti in attesa dei match domenicali.
Per Reggio, che resta a 14 punti, l’imperativo è capire cosa sia successo in quei trenta minuti e ripartire già da sabato prossimo quando al Mirabello arriveranno i Rangers Vicenza per il secondo turno di Coppa Italia.
«Mi prendo la responsabilità dal punto di vista tecnico per il primo tempo “non giocato” – commenta a caldo coach Marcello Violi – . Non siamo stati all’altezza della partita e nemmeno di noi stessi. Sono mancate attitudine e aggressività, non deve accadere. La reazione nel secondo tempo c’è stata, ma ormai il punteggio era diventato troppo penalizzante. Sinceramente, non ho capito alcune decisioni arbitrali, ma non voglio cercare scuse: oggi abbiamo perso per colpa nostra». Su un manto erboso perfetto, Valorugby e Rovigo scendono in campo con le formazioni annunciate dai due allenatori alla vigilia. In casa reggiana, coach Violi ritrova Farolini, schierato all’estremo, con Bruno che torna nel suo ruolo naturale di ala insieme a Mastandrea. Con Bertaccini impegnato nel raduno della nazionale, la coppia di centri è formata da Resino e Leituala.
Rispetto al match di Padova confermate sia la mediana (Ledesma e Cuoghi) che la terza linea (con Amenta, Ruaro e capitan Paolucci) . In seconda linea Schinchirimini è affiancato da Du Preez, mentre i piloni argentini Favre e Diaz proteggono il tallonatore Silva. Novità in panchina dove si rivedono Mazzanti, Tavuyara e soprattutto Renton al rientro dal lungo periodo di inattività per infortunio.
Reggio parte con il piede premuto sul gas e arriva in due occasioni ad un passo dalla meta nei primi cinque minuti di gioco, in entrambe le sortite brava Rovigo a difendersi con ordine. Meta sbagliata, meta subita: al 9’il pilone Della Sala buca la difesa dei Diavoli e porta avanti i Bersaglieri. Reggio subisce il colpo e cade in errori di disciplina che portano Rovigo ad allungare sullo 0-13 al 18’con due calci piazzati di Thomson. Reggio resta in inferiorità numerica per il giallo rimediato da Silva, Rovigo ne approfitta subito per andare di nuovo in meta con Lertora. Reggio perde anche Ruaro per un infortunio (sostituito da Dell’Acqua) e reagisce solo sul finire del tempo con Santiago Resino che va in meta tra i pali al 35’capitalizzando nel migliore dei modi l’assist di Cuoghi e accorciando le distanze sul 7-20, punteggio con cui le due squadre vanno negli spogliatoi. A inizio ripresa il Valorugby con un piazzato di Ledesma dimezza lo svantaggio risalendo sul 10-20.
Ora sono i Diavoli a fare le partita e al 63’Tavuyara con una magia fa esplodere il Mirabello che poi spinge Resino verso la seconda meta personale. Ledesma trasforma da posizione difficile e porta per la prima volta i suoi sotto distanza di break. Entra in campo tra gli applausi Josh Renton dopo il lungo infortunio. Il pubblico ci crede ma l’indisciplina costa ai Diavoli due calci piazzati in pochi minuti che Thomson trasforma tagliando le gambe al tentativo di rimonta.
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