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Unahotels, ben arrivato Gombauld: c’è la firma del centro nel successo in Polonia

Adriano Arati
Unahotels, ben arrivato Gombauld: c’è la firma del centro nel successo in Polonia

Nel match di coppa il lungo è esploso zittendo tutti i critici

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Reggio Emilia Ben arrivato Stephane. La vittoria in trasferta di martedì sera a Wroclaw ha portato con sé, oltre all’importante passo avanti in classifica, anche la prima buona prestazione del centro francese Stephane Gombauld, sino ad oggi il giocatore biancorosso in maggior difficoltà. Dopo un discreto esordio con Trento, in una gara persa però malamente, il lungo reduce da una stagione a Sassari ha faticato enormemente a contribuire, sia in termini di presenza fisica sia come finalizzatore. Pur inserito in quintetto dal secondo match, ha giocato poco e reso meno. Da un lato è vero che la costante crescita di Momo Faye gli ha tolto spazio, ma il problema era a monte, a livello di fiducia e precisione, come alcuni errori sotto il ferro ricordavano. A Wroclaw, si è visto un altro giocatore, sin dai primi minuti, in cui ha piazzato 2 stoppate filate e in cui si è fatto trovare bene vicino al canestro. Da lì non si è più fermato, chiudendo con 28’ sul parquet conditi da 12 punti, 4/5 da due e 4/4 ai liberi, 5 rimbalzi, 5 stoppate e 4 recuperi. Il tutto contro il miglior stoppatore della Bcl, Lynch, e contro un altro centro di gran stazza, Bogucki, e in una sera in cui Faye, ancora alle prese con un problema alla caviglia, non ha brillato.

E difficilmente avrebbe potuto farlo, con i postumi dell’infortunio e a tre giorni dal super lavoro a cui è stato costretto contro Brescia e il maestro di gioco spalle a canestro Miro Bilan. Non è possibile pretendere in ogni occasione una prestazione di lusso come quella sfoderata a Wroclaw, allo stesso tempo la grinta e la determinazione mostrate, soprattutto negli aiuti in difesa, fanno sperare che il lungo possa dare un maggior contributo e maggior costanza. Nelle ultime gare, il coach Dimitris Priftis ha spesso usato Chillo e Cheatham come centri tattici, ma contro certe rivali, le più competitive, è cruciale poter contare su centri veri, con le leve e la stazza necessarie a reggere l’urto. Momo Faye è oramai una garanzia ed è destinato a migliorare man mano, per favorirlo nel suo percorso la società – una volta sfumata la possibilità di trattenere Tarik Black – ha scelto come altro cento un giocatore non particolarmente ingombrante, come Gombauld. E nessuno gli chiede ogni sera 25’ da protagonista come quelli sfoderati in Polonia, ma la capacità di tenere bene il campo, sfruttando la sua velocità e le sue braccia lunghe a rimbalzo e negli aiuti. Anche perché in una stagione lunga come questa qualche infortunio può presentarsi, senza contare che uno dei principali limiti di Faye oggi è nelle letture e nelle gestioni. Ogni tanto il centro senegalese casca in falli precoci, un’alternativa valida è necessaria. Pure in attacco. Gombauld ha mostrato di poter essere un buon bersaglio da servire, soprattutto quando in campo c’è Winston, passatore di alto livello quando focalizzato. In più, e non guasta mai per un centro, il francese è preciso dalla lunetta, pur con uno stile atipico. La strada intrapresa sembra quella buona, un primo collaudo arriverà a Pistoia, contro una squadra che presenta due buoni centri, con forza e tecnica, Brajkovic e Silins.l © RIPRODUZIONE RISERVATA