Amedeo Della Valle: «Il pala Bigi dà alla Unahotels dieci punti di vantaggio»
L’ex della Pallacanestro Reggiana, oggi bomber del Brescia, torna sabato in via Guasco
Reggio Emilia «Lo dico sempre. Giocare al pala Bigi è partire con 10 punti di vantaggio. È una grande atmosfera e sono sempre contento di tornarci, è il luogo dove sono cresciuto come professionista». Regala altre parole di affetto a Reggio Emilia e al suo pubblico Amedeo Della Valle, prossimo rivale biancorosso nella sfida che alle 21 di sabato sera metterà di fronte la Unahotels e la sua Germani Brescia. La guardia piemontese è uno dei giocatori più amati di sempre dai tifosi reggiani, e con merito, protagonista degli anni più belli della società, un periodo in cui il suo talento, già ben chiaro al college, è sbocciato pienamente. A Reggio potrà ritrovare tanti volti conosciuti in quel periodo dorato, oltre a altri legami intensi, come quello con Matteo Chillo, da sempre uno dei suoi migliori amici. Oggi è uno dei migliori giocatori del campionato, quinto realizzatore della serie A con 19. 5 punti di media e riferimento di una Brescia che, rinnovata, punta a rimanere ai piani alti sotto la guida di un altro ex, il coach Peppe Poeta.
Siete partiti molto bene. Se lo aspettava?
«Siamo un bel gruppo, esperto, abbiamo lavorato bene e sinora abbiamo sempre giocato bene, abbiamo vinto una gara in trasferta e perso solo all’ultimo tiro con Milano, dopo aver recuperato bene contro di loro».
E siete secondi in classifica.
«Per questi discorsi è ancora troppo presto, in più il campionato è davvero molto livellato e equilibrato».
A ogni modo, sembra già abbiate un vostro equilibrio?
«In attacco stiamo andando bene, è vero che la squadra è molto rinnovata ma allo stesso tempo i nuovi arrivati sono tutti giocatori di livello, forti, e che conoscono già la serie A».
A parte Ndour, tutti gli stranieri hanno già giocato in Italia, giusto?
«Esatto, sono giocatori che non hanno avuto grandi problemi ad ambientarsi».
Il tutto con un allenatore debuttante, Poeta. Era un’incognita?
«Forse da fuori, forse potevano esserci perplessità. Lui è molto preparato, legge benissimo il gioco, lo conosce, ha vissuto tante esperienze e ci sta davvero dando tanto, per chi lavora con lui questa non è una sorpresa».
Adesso arrivate a Reggio, contro un’altra squadra al secondo posto. Che impressione le ha fatto la Unahotels?
«Cerco di seguire sempre tutte le partite, Reggio è una squadra tosta, che difende bene, organizzata, costruita attorno a un riferimento preciso sotto canestro, Faye».
Già, Faye. Come lei, un giovane lanciato da Reggio. Cosa pensa di lui?
«Intanto, che è una gran bella cosa che Reggio continui a puntare sui giovani, a dare spazio e fiducia. Faye è già un giocatore molto forte e da quello che mi dicono è soprattutto un bravissimo ragazzo, motivato, e un ambiente come quello di Reggio per lui è perfetto, potrà dare il massimo nel migliore dei modi».
Sabato lo vedremo contro il vostro Bilan, forse il miglior centro del campionato. Un bel collaudo?
«Di sicuro, anche perché ormai i giocatori come Miro, dei centri classici che giocano in area, sono quasi una rarità nel nostro campionato, questa volta invece si potranno confrontare tra centri».
Nell’ultima gara a Trieste, ha brillato il talento di Winston. Lo conosceva?
«L’ho visto giocare diverse volte quando era al Bayern Monaco, ha sicuramente grandissime qualità offensive, è un giocatore da tenere d’occhio ma non è l’unico di questa Reggio».
Voi avete il miglior attacco con 98 punti di media, la Unahotels ha vinto con la difesa sinora, e ne concede 78. 8. Che gara sarà?
«È difficile dura. Sicuramente dura, complicata, siamo due squadre con tante doti offensive e anche fisicità, non so immaginare che ritmi prenderà il match, penso possano esserci dei momenti in cui si vivrà di lampi di talento».
La Unahotels avrà dalla sua anche il pala Bigi, un luogo che lei conosce bene. Quanto può incidere?
«Tanto, con il suo calore. Lo dico sempre, che giocando in casa al pala Bigi si parte con un vantaggio di 10 punti già dalla palla a due».
Il legame con Reggio non si è interrotto, eh?
«A Reggio io sarò sempre legato. A oggi è ancora la squadra in cui ho giocato per più stagioni, e oltre a questo è un luogo speciale, quello in cui ho potuto crescere, ed è quello in cui ho vissuto le mie prime esperienze da professionista e in cui ho avuto fiducia. Tornare e vedere il pubblico del pala Bigi è sempre bello». l © RIPRODUZIONE RISERVATA