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Il fattore “Città del Tricolore” può rilanciare la Reggiana

Wainer Magnani
Il fattore “Città del Tricolore” può rilanciare la Reggiana

Delle prossime cinque partite in programma i granata ne giocheranno in casa tre: Viali vuole sfruttare la spinta del pubblico al contrario di quanto accaduto in passato

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Reggio Emilia Per la Reggiana è arrivato il momento della verità: delle prossime cinque partite i granata ne giocheranno tre al Città del Tricolore e l’attuale classifica dice che sono tutti scontri diretti: domenica arriva il Frosinone, poi martedì 29 ottobre il Cosenza e il 10 novembre il Catanzaro. In mezzo due trasferte complicate: sabato 26 ottobre a Palermo e sabato 2 novembre a Bari. È vietato fare tabelle di marcia ma appare evidente che dopo le prime otto giornate, la Reggiana di Viali deve trovare continuità di risultato e una precisa identità di gioco. Queste cinque sfide rappresentano il “cuore” del cammino dei granata nella prima parte di stagione. È il momento di mettere punti in cascina, anche per non vanificare l’inizio sprint (7 punti in 3 partite) che ha attutito la crisi di risultati nelle successive cinque gare, dove Rozzio e compagni hanno racimolato solo due punti.

Non è una questione di “montagne russe” ma la necessità di sfruttare il fatto “campo” anche perché l’impressione è che questa Reggiana in trasferta sia più condizionata e meno corsara rispetto al passato. È anche una caratteristica di questo campionato di serie B, almeno in avvio, dove prevalgono i successi casalinghi. La necessità di fare punti in questo periodo si era verificata anche sotto la gestione Alessandro Nesta che aveva conquistato 7 punti nelle prime 8 partite e poi 8 punti nelle successive cinque sfide con due vittorie, due pareggi e una sconfitta. La Reggiana di mister Viali potrebbe e dovrebbe fare meglio anche perché le sconfitte dello scorso anno a Terni o Cosenza sono state nette e lancinanti, a differenza delle battute d’arresto che la Reggiana di Viali ha dovuto incassare a Pisa, Spezia e col Sudtirol. Restano le difficoltà in zona gol che sono identiche in queste due stagioni. Molti sottolineano il fatto che il tutto deriva dal fatto che il parco attaccanti non è cambiato. È vero che oggi Vido è completamente recuperato ma il tecnico Viali dovrà rinunciare per due mesi a Gondo. I numeri certificano questa abulia sotto rete dell’attuale Reggiana: 329 minuti senza segnare, 7 gol fatti e 8 subiti. Gli attaccanti Vido, Okwonkvo e Gondo ancora a zero gol realizzati, con Pettinari appena reintegrato. Si usa dire “mal comune mezzo gaudio” e del resto anche Nesta non aveva grandi numeri, anzi ancora peggio: 7 gol realizzati e 12 subiti nelle prime otto giornate ma è anche vero che ogni campionato fa storia a se. Per cambiare passo, conquistare vittorie pesanti e ritrovare la via del gol il tecnico Viali potrà affidarsi a diversi giocatori che vengono identificati nella famosa “cooperativa del gol”.

Il tecnico granata ha parlato di una squadra che deve essere più decisiva nelle due aree di rigore e per cancellare l’astinenza da gol dovrà affidarsi a un rigenerato Girma, all’estro di Vergara, alla potenza atletica e fisica di Portanova, alla velocità di Maggio, all’abilità nel gioco areo di Sersanti, confidando che Vido e Okwonkwo ritrovino anche il feeling con il gol. La Reggiana ha anche un doppio primato negativo: è la squadra che ha preso più legni (8) in queste prime otto partite ed è una delle poche squadre che non ha ancora avuto un rigore a favore. La sosta ha consentito a Viali di portare tutto l’organico a un buon livello di condizione fisica, con la sola eccezione degli infortunati Sampirisi e Gondo. È un particolare che diventerà ancora più significativo quando si tratterà di giocare tre partite (Palermo, Cosenza e Bari) in una settimana, di cui due in trasferta, con trasferimenti complicati. Il bocciato ricorso del Cosenza ha lasciato inalterata una classifica che oggi più che mai è stretta e che offre due diverse chiave di lettura: la Reggiana è a un punto dai play out oggi rappresentati da Catanzaro e Carrarese ma è anche a due punti dall’ottavo posto occupato dalla Carrarese. Sotto questo profilo la serie B non si smentisce e manterrà sempre questa stretta forbice tra la zona salvezza e la zona promozionel © RIPRODUZIONE RISERVATA