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«Dopo anni di sacrificio ho raggiunto la top ten alla Otztaler Marathon»

Aldo Spadoni
«Dopo anni di sacrificio ho raggiunto la top ten alla Otztaler Marathon»

Il brescellese Zanichelli super nella Gran Fondo

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Brescello Grande prova del 38enne ciclistica brescellese Stefano Zanichelli, che ha centrato per l’ennesima volta la top ten nella Ötztaler Cycle Marathon una delle gare di gran fondo più impegnative a livello mondiale con arrivo e partenza a Solden in Sud Tirolo.

Una competizione unica con ben 5. 500 metri di dislivello e 4 passi alpini per un tracciato complessivo di 227 km. alla quale possono partecipare solamente 4. 000 atleti tra le migliaia di richieste arrivate da tutto il mondo. Solo pochi eletti, dunque, hanno la possibilità di esaudire tale sogno.

Zanichelli ha iniziato a pedalare giovanissimo con il G. S. Mezzani per poi, da G5 fino ad Esordiente 2° anno, passare con il Team Barba, quindi negli allievi Nial ed SC Cavriago e ritorno alla Cycling Team Nial Correggio da juniores. Nei dilettanti ha vestito le maglie di Parmense, Bedogni, Podenzano e Viris Vigevano.

Come ha iniziato ad avvicinarsi al ciclismo?

«Fin da bambino ho coltivato l’amore per questo sport, che seguo tuttora con passione e grazie al sostegno dei miei genitori ho potuto vivere il ciclismo in tutte le sue fasi togliendomi anche delle belle soddisfazioni. Ho vissuto a pieno ogni sfaccettatura di questo percorso, tanta la fatica e a volte le delusioni ma ancora di più il divertimento, le soddisfazioni, l’impegno quotidiano e la costanza che sono d’obbligo che vuoi ben figurare.

Si è rimesso in pista, non è vero?

«Questo sport mi ha portato anche tante conoscenze e amicizie che ricorderò sempre e dopo circa 6 anni di pausa ho ritrovato la passione, la voglia di rimettermi in bicicletta curando specialmente la forma fisica».

Come si è avvicinato alle Granfondo estreme?

«Ho iniziato a prepararmi a partecipare ad alcune Granfondo per puro piacere personale; nella stagione estiva concilio lavoro e famiglia agli allenamenti giornalieri per potermi preparare al meglio».

In che modo?

«Abitando a Brescello, mi preparo e mi alleno tra le strade della nostra pianura reggiano-parmense e sulle salite sul nostro bellissimo appennino, il tutto nelle pause pranzo lavorative e nei weekend».

Come si approccia a queste imprese sportive?

«Affronto queste corse in autonomia per puro piacere personale, con un sano spirito competitivo e approfittando di passare il weekend con la mia famiglia: i miei fidati accompagnatori sono infatti, mia moglie e mio figlio. Ora la passione per il ciclismo l’ho trasferita anche a mio figlio Alessandro che gareggia nella categoria G4 con la maglia del Gioca in Bici Oglio Po».

Quali sono le gare che preferisce?

«Mi è sempre piaciuto tanto lo sport e la sana competizione, le corse che preferisco e che sono più adatte a me sono quelle con percorsi lunghi e impegnativi, con tante salite dure e discese velocissime, dove mi diverto tantissimo. Dal 2019 ho iniziato a gareggiare nella Otztaler, dove ho portato a casa delle grandi soddisfazioni personali, classificandomi tra il 9° e l’11° posto e quest’anno sono entrato in top ten giungendo decimo».

Cosa ha di così speciale l’Otzaler?

«Sin dalla prima volta sono rimasto affascinato e colpito dal clima di agonismo e festa che si respira a Solden, diverso da qualsiasi altra corsa; una gara che si trasforma in un sogno per tutti i partecipanti. Portare al termine questa vera e propria impresa di oltre 220km e 5500 metri di dislivello tra i passi alpini ottenendo la maglia da finisher per un appassionato delle due ruote è un’emozione indescrivibile».

Che corsa è?

«I paesaggi sulla valle sono spettacolari, le salite e le discese sono molte, l’ultima sul passo Rombo è la più bella e lunga nonché la più dura, non manca poi l’emozionante arrivo a Solden con il calore delle persone e dell’organizzazione che ti fanno sempre sentire vincitore, anche solo per averla finita».