Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia Un fulmine a ciel sereno. Nella serata di giovedì e a pochi giorni dalla ricorrenza del 50° compleanno di Pallacanestro Reggiana, gli Arsan hanno detto “basta”. Il gruppo organizzato di tifosi biancorossi, nato nel 2014 e presenza fissa sia in casa che in trasferta alle partite, ha deciso di sciogliersi.

Lo hanno fatto, gli organizzatori, fedeli ai principi che li hanno sempre contraddistinti, come hanno tenuto a ribadire nel post su Facebook che ha lasciato di sasso tutti gli appassionati della palla a spicchi reggiana. «Solo le idee restano per sempre – il testo del comunicato – Gli Arsan si fermano qui. Ci fermiamo proprio per rimanere fino all’ultimo istante fedeli a quelle idee che ci hanno sempre contraddistinto e guidato in ogni passo, in ogni scelta. Idee profonde, radicate, divisive, giuste, sbagliate che ci hanno dato gioie, dolori, amici e nemici. Idee alle quali abbiamo dedicato la nostra vita, non c’è orgoglio più grande. L’idea vivrà per sempre dentro ognuno di noi. È stato bello».

Una notizia che ha colto di sorpresa i tifosi, quando manca poco alla prima palla a due della stagione. Le motivazioni non sono state rese note, ma le ragioni sarebbero riconducibili all’impossibilità di portare avanti un impegno ingente, seppur mosso dalla passione. Gli Arsan hanno accompagnato questo ultimo decennio di basket a Reggio: le due finali scudetto, l’Eurocup, i momenti difficili con la squadra imbrigliata nella lotta per non retrocedere sino alla rinascita col duo Coldebella-Priftis. Gli Arsan erano un punto di riferimento anche per i giocatori: il primo “cinque” prima e dopo le partite era sempre con loro, senza considerare che è anche grazie agli Arsan che il fattore PalaBigi ha spesso fatto la differenza, trascinando con cori ed energia la squadra e gli altri settori del palazzetto. l © RIPRODUZIONE RISERVATA