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Calcio serie B

La Reggiana ha mascherato le pecche con una buona prestazione

Wainer Magnani
La Reggiana ha mascherato le pecche con una buona prestazione

Luci e ombre della partita d’esordio contro il Mantova. I granata comunque festeggiati da un gran pubblico nonostante la beffa del pari

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Reggio Emilia Cosa resta del pareggio contro il Mantova? L’amarezza perché la Reggiana a 15’dalla fine del tempo regolamentare era ancora in vantaggio di due gol e la rete del pareggio è arrivata al quarto minuti di recupero su autogol.

Detto questo, però, occorre avere la consapevolezza che il risultato è corretto perché il Mantova non avrebbe meritato la sconfitta anche se la Reggiana, con un briciolo di attenzione (gol subito da Bragantini) , fortuna e scaltrezza e rispetto arbitrale (fallo di Panizzi su Vergara) in più, avrebbe potuto festeggiare il debutto con una vittoria.

Resta la prestazione di una squadra che tatticamente ha interpretato alla perfezione un incontro che aveva mille difficoltà, con un Mantova che non ha mai mollato la presa ed è stato premiato dal risultato.

La Reggiana ha confermato quelle che erano le emergenze della vigilia e che in parte sono state nascoste dalla generosa prestazione della squadra.

L’assetto difensivo è un elemento imprescindibile sia a livello numerico sia a livello di concetto.

Libutti come esterno sinistro è un “adattato” seppur di qualità e può darsi che col tempo sia in grado di reggere il ruolo.

I due difensori centrali tenuti “larghi” sono troppo vulnerabili, anche perché poco in fiducia.

Arriverà il baby Fontanarosa quando l’Inter lo libererà ma non è certamente sufficiente. Il palermitano Graves è ormai un lontano ricordo, perché il difensore danese preferisce trasferirsi all’estero. Stramaccioni non convince fino in fondo ma in questo momento, numericamente, è utile. Col senno del poi l’allenatore avrebbe potuto giocare a cinque nei minuti finali ma sono ragionamenti legati al risultato più che all’andamento della partita. L’auspicio è di recuperare in fretta Sampirisi. Un pacchetto difensivo che deve essere rinforzato anche se al momento l’indicazione della proprietà è sempre la stessa: prima le uscite e poi le entrate. Un’alta palese conferma sono le difficoltà offensive degli attaccanti nel trovare non solo il gol ma anche l’occasione per arrivare alla conclusione. Il tecnico Viali ha provato a schierare due attaccanti ma la coppia Gondo-Okwonkwo non ha convinto. Probabilmente sono alternativi e non possono coesiste, almeno in questo modo con Okwonkwo chiamato a giocare a tutto campo. La prova ha avuto molti risvolti positivi, a iniziare dalla spettacolarità della partita. La Reggiana è stata a tratti offensiva e ha portato tanti giocatori nella metà campo avversaria. Il centrocampo accresciuto in dinamismo con Reinhart (una lieta sorpresa) Sersanti e Ignacchiti ha trovato in Vergara un giocatore in grado di spaccare la partita. Il suo splendido gol e l’assist per il raddoppio ne sono una testimonianza. Meritava anche il rigore.

L’altro elemento che può far sorridere il tecnico Viali è la certezza che quando avrà in buone condizioni i vari Portanova, Sampirisi, Kabashi e soprattutto Girma potrà aumentare la capacità di dominare la partita e di essere più pericoloso negli ultimi sedici metri.

La Reggiana in questo momento non si può permettere il lusso di regalare quattro giocatori titolari che lo scorso anno sono stati decisivi.

Da ultimo ma non per importante c’è da sottolineare il fattore pubblico.

Non è impresa da poco portare ottomila reggiani (più duemila ospiti) allo stadio il 18 agosto, subire la beffa del pareggio al 94’e ciononostante la squadra è stata accompagnata negli spogliatoi con un fragoroso applauso. Certo, rimane l’amarezza per essere stati un po’ ingenui per il gol subito nel recupero ma ormai è un fatto consolidato: in questo campionato i minuti di recupero sono sempre più decisivi.