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Scoppia il caso sulla Senna: triatleta belga con sospetto caso di escherichia coli

Scoppia il caso sulla Senna: triatleta belga con sospetto caso di escherichia coli

Mercoledì aveva nuotato nel fiume parigino per la prova individuale. La squadra si ritira. Venerdì tocca a Paltrinieri. L’epidemiologo Rezza: «Farli nuotare in quel fiume un azzardo»

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Parigi  Il Belgio ha ritirato la sua squadra dalla staffetta del triathlon in programma lunedì 5 agosto a causa di un sospetto caso di Escherichia coli in un’atleta. Secondo quanto riportato dall’Equipe e dal New York Times, Claire Michel è stata ricoverata nella clinica del Villaggio Olimpico per problemi gastrointestinali.

Il caso

«Grazie a tutti per i messaggi carini che mi chiedono come sto. Ho ricevuto buone cure qui e mi riprenderò. Sono soprattutto devastata per la squadra e triste di finire così i Giochi». Lo ha scritto Claire Michel su Instagram. Nonostante dal Comitato Olimpico Belga non siano arrivate conferme sullo stato di salute della triatleta, il sospetto dei media locali è che sia stata colpita dal batterio mercoledì, quando si è tuffata nella Senna per la gara individuale. Il COIB ha chiesto all'organizzazione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 di garantire «giornate di allenamento, giornate di gara e format chiari in anticipo e circostanze che non causino incertezze tra atleti, entourage e tifosi».

Gli Azzurri

«Siamo appena arrivati, ci dicono di gareggiare e noi gareggiamo. La preoccupazione c’è, ma la cosa che più infastidisce è l’incertezza su dove e quando si gareggia. Ci adattiamo, appoggiamo le proteste che ci sono state ma io faccio il direttore tecnico e i ragazzi fanno i nuotatori». Così ha dichiarato a LaPresse il coordinatore tecnico del nuoto di fondo azzurro, Stefano Rubaudo, sull’allarme della Senna inquinata in vista delle gare che vedranno in acqua Gregorio Paltrinieri, Domenico Acerenza, Giulia Gabbrielleschi e Ginevra Taddeucci tra l’8 e il 9 agosto. «Gli organizzatori hanno pronto un piano B? Per comodità sì, ma i ragazzi si sono allenati per fare la gara nella Senna, stanno bene, gareggiamo. Soprattutto i ragazzi devono lasciare da parte le polemiche», prosegue Rubaudo. Sulle condizioni di Paltrinieri, che ha vinto la medaglia di bronzo negli 800 sl e l’argento nei 1500, Rubaudo conclude: «C’è poco da dire, quello che doveva fare l’ha fatto alla grande. Sapevamo che stava bene. Anche a Doha, sapevamo le sue condizioni. Poi ci sono anche gli altri, ma certo, arrivare così a 30 anni e prendere le medaglie in piscina come ha fatto lui non è da poco. Denota anche una preparazione che ha tenuto conto di tutto, un grande lavoro della Federazione e del ragazzo».

Il parere

Il caso ha acceso le polemiche. «Far nuotare gli atleti dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 nelle acque della Senna è stato un azzardo dal punto di vista sanitario. Anche la Società Internazionale delle Malattie Infettive, in un report sui livelli di Escherichia coli nella Senna, ne ha evidenziato i rischi e la possibilità di altri casi dopo la triatleta belga. Serve cautela e attenzione, ma da epidemiologo e infettivologo suggerisco il principio di precauzione. Non mettiamo a rischio la salute degli atleti». Così ha dichiarato all'Adnkronos Salute l'epidemiologo Giovanni Rezza, professore di Igiene presso l'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dopo la decisione del Belgio di ritirare la squadra che avrebbe dovuto partecipare alla staffetta mista di triathlon.

«Mi pare molto difficile poter mantenere bassa la contaminazione fecale di un fiume che passa dentro una città grande il doppio di Roma. Qui scaricano le fogne, sicuramente depurate, ma ci sono topi che possono lasciare escrementi. Insomma, quello belga è un caso annunciato».

Gli effetti

Ma quali sono gli effetti dell'Escherichia coli? «Si risolve con nausea, diarrea, può comparire febbre, mentre le conseguenze renali gravi sono molto rare» risponde Rezza. «Secondo la Società Internazionale di Malattie Infettive, oltre al caso belga ci sarebbero altri due casi sospetti di gastroenteriti, ma non abbiamo la certezza di un legame con la Senna e l'Escherichia coli. Tuttavia, il fatto che ci siano gastroenteriti tra atleti non depone bene nei confronti del vitto del Villaggio Olimpico».

Dal Governo Italiano

«Andare in ospedale perché nuoti in una fogna… non mi sembra rispettoso per gli atleti che si sacrificano per mesi e mesi». Così ha dichiarato il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine di una visita di sopralluogo al cantiere delle opere di riqualificazione dell'Autodromo di Monza, a chi gli chiedeva delle polemiche sulle Olimpiadi di Parigi e dell'atleta finita in ospedale per una sospetta infezione da Escherichia coli dopo aver nuotato nella Senna.