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Basket Serie A

La strategia della nuova Unahotels potenziare la capacità offensiva

Adriano Arati
La strategia della nuova Unahotels potenziare la capacità offensiva

Lo dicono gli innesti di Cassius Winston e Kwan Cheatam

22 luglio 2024
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Reggio Emilia Una Unahotels capace di essere pericolosa in tanti modi, di aprire il campo e di non dipendere solo dall’eterno talento di Smith. I primi due innesti biancorossi, quelli del play Cassius Winston e dell’ala forte Kwan Cheatam, danno un indirizzo chiaro all’approccio che la dirigenza e lo staff tecnica stanno avendo nel pensare la nuova versione di Pallacanestro Reggiana. L’obiettivo è quello di aumentare la qualità offensiva, possibilmente senza toccare quella robustezza mostrata negli ultimi mesi. Winstons e Cheatam sono attaccanti superiori a Weber e Atkins di cui prenderanno il posto, mentre in difesa appaiono meno solidi soprattutto nel lavoro individuale. Ma quello a cui si guarda sono le doti davanti. Winston è un realizzatore creativo e può mettersi in proprio dal palleggio, anche penetrando sino al ferro. Cheatam è fondamentalmente un tiratore perimetrale di 208 cm; un aspetto, quello dell’altezza, non da poco, che consente all’ala Usa di prendersi buone soluzioni anche in condizioni difficili e di essere pericoloso nei giochi a due, allargandosi dopo i blocchi. E sotto al ferro, con quelle leve, qualcosa sa sempre produrre. Un attaccante in grado di muoversi in uno contro uno e un 4 che apre il campo, adatti a generare sia spazi in area sia buoni tiri perimetrali.

D’altronde, il passo in avanti rispetto al 2023/24 la Unahotels deve farlo. Dopo il cambio Hervey-Black Reggio è diventata una delle squadre più toste, fisiche e solide difensivamente della serie A, capace di martellare il pallone sotto. Contro difese fisiche e di alto livello, come quella di Venezia, sono però emersi i limiti. Galloway è prima di tutto un tiratore che sa cavarsela anche in altre situazioni, l’unico vero solista a cui affidarsi in emergenza è l’eterno Jamar Smith e la Reyer ha monetizzato questo aspetto, marcando Smith e Galloway con gente più alta e mettendo tanto le mani addosso. Con un Winston in più a creare e un Cheatam impossibile da abbandonare sul perimetro, la questione potrebbe cambiare, in assoluto e per Smith e l’altra guardia Usa. Ed è palese che per avere ambizioni è necessaria non solo la robustezza difensiva ma pure la capacità di metter punti contro rivali attrezzate e massicce. Alla tenuta dietro dovranno maggiormente pensare gli uomini di rotazione e l’organizzazione. L’identità è questa e saranno proprio Winston e Cheatam a darlo, considerando che come guardia e centro l’obiettivo era confermare Galloway e Black. Con un play bravo a creare dal palleggio come Winston, è probabile che come centro da alternare a Faye si cerchi un elemento efficace nei giochi a due, nel bloccare e poi nel muoversi diretto verso il ferro, così da da impedire alla difesa di concentrarsi sul palleggiatore. l