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Momo Faye si ritira oggi dal Draft Nba

Adriano Arati
Momo Faye si ritira oggi dal Draft Nba

Reggio Emilia: salvo colpi di scena sul mercato, il lungo classe 2005 potrà lavorare ancora con la Pallacanestro Reggiana

16 giugno 2024
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Reggio Emilia Fa un momentaneo passo indietro rispetto alle ambizioni Nba, il giovane lungo reggiano Momo Faye.

Entro la giornata odierna il promettentissimo centro senegalese dovrebbe ritirare la sua eleggibilità rispetto al draft Nba 2024, in programma il 26 giugno. Un atto formale dovuto per chi, come Faye, non ha ancora 22 anni e deve quindi formalizzare la sua disponibilità a essere scelto dalla Nba prima del tetto di età previsto dal regolamento, tarato sul quarto anno dei college Usa.

Non si tratta di un addio definitivo al sogno, tutt’altro. Faye potrà dichiararsi eleggibile anche nel 2025 e nel 2026 lo diventerà in automatico, per questioni anagrafiche.

Si tratta probabilmente di una scelta tattica dei suoi rappresentanti, pensata per permettere al ragazzo di lavorare con maggior tranquillità sul proprio sviluppo.

Nell’immediato, a meno che qualche grande d’Europa non decida per un massiccio investimento immediato, la decisione comporta la permanenza del giocatore in Pallacanestro Reggiana almeno per un’altra stagione.

In queste settimane, il 19enne originario del Senegal ha effettuato diversi provini con i tecnici di alcune franchigie Nba. Alcuni andati meglio, altri magari meno brillanti, ma i vari collaudi hanno confermato come l’interesse possa esserci. E sarebbe difficile il contrario, pensando allo chassis fisico di Faye, che a 19 anni ha già forza, definizione muscolare e rapidità di movimenti impressionanti, unite a una buona propensione al lavoro, vista nei miglioramenti nei movimenti offensivi nel corso dell’anno.

Sulle letture dovrà ancora crescere, e questo aspetto migliora solo giocando, e lo stesso vale per le percentuali dalla lunetta.

Per un lungo come lui avere discreta efficacia dalla lunetta può essere il grande discrimine, perché di falli ne subirà molti. Ed essere individuato come bersaglio, come già accaduto, non aiuta.

Con la maglia Unahotels avrà ancora minuti e responsabilità, lo scenario ideale per proseguire nel cammino.

In generale, già essere una seconda scelta Nba è manna del cielo, certo. Faye non si trova però con l’acqua alla gola, nella Unahotels è inserito in un buon contesto e anche giocare di attesa, con altre stagioni per riprovarci, è una strategia più che comprensibile.

Sì, perché rinunciare al draft Nba 2024 può essere vista anche come una mossa in prospettiva. Pur essendo un’annata piuttosto debole rispetto ad altre recenti, un 19enne visto solo in Europa avrebbe avuto poche possibilità di salire in alto nell’ordine di chiamata. Con un anno in più, l’attenzione potrebbe mutare e così il numero di scelta.

E non si parla di quisquilie. Chi viene scelto al primo giro, ovvero le 30 chiamate iniziali, ha un contratto milionario pluriennale garantito.

Il secondo giro, dalla 31 alla 60, prevede un accesso meno sicuro, sia economicamente che come stabilità temporale, e lascia comunque i diritti Nba nelle mani della franchigia che ha effettuato la scelte.

Va ricordato che la scelta non comporta un passaggio automatico oltreoceano. Il draft è un meccanismo pensato per garantire equilibrio interno e nel concreto assegna il controllo su un giocatore nel solo ambito Nba. Non necessariamente l’innesto viene fatto nell’anno del draft (ci sono atleti scelti 15 anni fa che non hanno mai giocato nella Nba) e gli eventuali contratti in essere devono essere sciolti. Così sarebbe nel caso di Momo Faye, legato da un accordo pluriennale con la Pallacanestro Reggiana.

Il ragazzo sarebbe rimasto probabilmente in via Guasco, a meno di improbabile chiamata al primo giro, la rinuncia dona un’altra porzione di certezza al riguardo alla dirigenza in vista dei prossimi movimenti.

L’idea di fondo è quella di replicare l’assetto varato a marzo con Tarik Black, ovvero due centri puri, di stazza, da alternare per avere sempre grande presenza in area.

La speranza sarebbe quella di continuare proprio con Black, la strada rimane aperta ma molto dipenderà dalla volontà del veterano Usa e soprattutto dalle eventuali offerte che gli perverranno dopo il brillante finale di stagione disputato in biancorosso.

In ogni caso, Faye sarà uno dei perni della Unahotels che verrà e poter contare su un lungo con quell’esplosività a rimbalzo, nelle stoppate e nelle giocate in area è sicuramente una buona pietra di partenza.

Se poi verrà disputata anche una coppa, la sua fisicità tornerà ancora più utile, pensando ai corpi che girano in area tra BCL ed Eurocup.

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