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Reggiana, nervi sempre più tesi. Nesta si prende altro tempo

Wainer Magnani
Reggiana, nervi sempre più tesi. Nesta si prende altro tempo

Ieri altro colloquio a vuoto, ma tiene banco il valzer dei mister

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Più passano i giorni e più c'è la convinzione che si arriverà al divorzio, più o meno consensuale, tra Alessandro Nesta e la Reggiana.

Tutto questo, forse, a prescindere dalla chiamata del Monza o di altre società di serie A. La situazione di stallo ha irrigidito le parti in causa. Un'attesa – resa quasi insopportabile da parte dei tifosi che vorrebbero un pronunciamento, in un senso o nell'altro – da parte del tecnico laziale ma anche della società granata. Allo stesso tempo, emergono tutte le difficoltà di una Reggiana che si è trovata spiazzata prima dall'addio di Roberto Goretti e ora al cospetto di questo temporeggiare da parte di Alessandro Nesta.

Situazione ingessata

A prescindere dal secondo incontro di ieri in videoconferenza, siamo al cospetto di una situazione ingessata dove non c'è nessuno che vuole fare il primo passo per arrivare al divorzio. Ma nemmeno pare esserci qualcuno disposto a venire incontro all’altro.

Non bisogna mai dimenticare che c'è anche un contratto scritto che lega Nesta alla Reggiana anche per la prossima stagione e un patron come Romano Amadei che dà sempre molto valore alle firme sui pezzi di carta. Detto questo, nessuna società può trattenere a viva forza un tesserato e tanto meno un allenatore.

È difficile capire se il temporeggiare di Nesta sia legato al valzer degli allenatori o se vi sono delle condizioni che non lo convincono fino in fondo ma che una volta risolte si possa arrivare a un accordo. Solo i diretti interessati potranno fare chiarezza.

Per ora resta la realtà: a distanza di 26 giorni dalla fine del campionato la Reggiana non ha, di fatto, l'allenatore. Una situazione comune a molte società di serie B ma anche anomala per quelle che erano le premesse.

Tentazioni

Sul fronte del mercato, a Monza è stato annunciata la separazione dal tecnico Raffaele Palladino che a sua volta è stato presentato ufficialmente alla Fiorentina.

L'ad dei brianzoli Adriano Galliani ha puntato molto su Marco Baroni quale suo sostituto anche se ancora non è arrivata la fumata bianca, forse perché lo stesso Baroni è tentato dal Cagliari.

Alessio Dionisi, il terzo allenatore nella lista di Galliani, viene dato per certo al Palermo, scavalcando così Paolo Zanetti che però è comunque stato inserito tra i papabili dal ds Sean Sogliano del Verona.

Un vorticoso giro di valzer di panchine tra società (Cagliari, Verona, Venezia e Monza) che hanno in agenda i nomi gli stessi allenatori, e il nome di Nesta è uno di questi. Resta da capire se il tecnico della Reggiana fa un discorso solo di riconoscenza nei confronti di Adriano Galliani o se invece c'è una scollatura dalla proprietà granata che lo allontana sempre più. In terza analisi Nesta vuole prima avere delle precise garanzie tecniche.

In questa logica c'è un “vuoto di potere” da parte di una proprietà granata che ha concesso a Nesta una settimana di tempo per riflettere e ora si tratterà di capire se questo “silenzio” sarà dovuto alla pazienza di Salerno e soci o se invece c'è l'idea di voltare pagina e dirottare i propri interessi su un altro allenatore.

In questa logica c'è la fila dei tecnici disponibili ad accettare, a qualsiasi condizione, la panchina della Reggiana: da Aquilani, a Breda, a Zaffaroni, a Venturato per non parlare degli emergenti Brambilla e Abate.

Nel momento in cui Nesta e la Reggiana si convinceranno di voler arrivare alla “separazione consensuale” il passo successivo per il ds Pizzimenti sarà molto rapido. O meglio, dovrà esserlo per forza: occorrerà allestire una squadra e portarla in ritiro, magari evitando quei colpi di mercato last-minute in cui il predecessore di Pizzimenti non ha avuto particolare fortuna.

Per ora l'unica certezza è questa situazione di stallo che ha irrigidito la proprietà e sicuramente ha fatto arrabbiare la tifoseria, anche se occorrerà comunque anche conoscere la verità di Nesta.

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