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Reggiana, capolavoro a Bari

Roberto Tegoni
Reggiana, capolavoro a Bari

Due reti per raggiungere il record del quinto risultato utile consecutivo in B. Questo l’obiettivo raggiunto dalla Reggiana di Nesta, che ieri ha espugnato il San Nicola di Bari con i gol di Fiamozzi e Bianco

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Bari Memorabile. Un’emozione da portare nel cuore per i prossimi anni. Il biglietto di una partita perfetta sotto ogni punto di vista da tenere appeso sul frigo di casa a futura memoria, quando le cose non andranno per il verso giusto, per poter dire, riguardandolo, “io c’ero, quando la Reggiana vinse 2-0 a Bari”.

Gli oltre 400 cuori granata che hanno riempito il settore ospiti del San Nicola non se lo dimenticheranno facilmente, questo capolavoro tattico di Alessandro Nesta, maestro orchestratore di un “ensemble” dove tutti, dal primo all’ultimo giocatore, hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo, regalando un’immensa gioia ai tifosi reggiani e strappando insospettabili, sinceri applausi agli oltre 16mila sostenitori pugliesi, imbufaliti a fine gara, in occasione del raddoppio di Bianco.

Premesse buie

Finisce con un 2-0 inimmaginabile, date le premesse iniziali: Cigarini, Girma e Portanova squalificati e Romagna fermo un mese per la lesione del retto femorale; a queste assenze, tra venerdì e sabato si aggiungono Kabashi, Pajac e Reinhart, a letto con l’influenza. Per rendere ancora meglio l’idea dell’emergenza, l’ennesima stagionale, è giusto ricordare che Nesta aveva a disposizione solamente quattro giocatori di movimento. E uno di questi , Bryan Blanco, è nato nel 2005: Nesta lo ha preso alla Primavera di Costa perché altrimenti le sedie vuote della panchina sarebbero state troppe.

Perfetti

Nonostante le nerissime premesse, la Reggiana inizia a dettare legge fin dall’inizio, approfittando di un Bari in versione “moviola”. Bianco giganteggia e finalmente si può applaudire il Crnigoj che conoscevamo. È così che al 23’, sull’ennesima “sgasata” e cross di Pieragnolo sulla sinistra, non tenuto da Dorval, Fiamozzi taglia in area pugliese e segna il gol del vantaggio. L’ultimo l’aveva segnato 5 anni prima e per questo esulta come Tardelli nell’82. Il Bari non c’è e la Reggiana chiude agevolmente il primo tempo. Nella ripresa ti aspetti la replica nervosa dei padroni di casa, ma Bardi finché c’è partita, non compie una parata che sia una, degna di questo nome.

Sostanzialmente in controllo, i granata della ripresa riescono a tamponare le sfuriate, nemmeno troppo decise, del Bari.

Al 21’, tuttavia, sembra piovere sul bagnato, quando Gondo si accascia involato sulla fascia destra. Per lui si teme un lungo stop alla stessa gamba, la sinistra, infortunatasi ad Ascoli. Nonostante l’ennesima tegola, la Regia non si perde d’animo e con Varela, Nardi e Libutti, non cambia il copione. Anzi, all’85’ ecco il raddoppio grazie alla rasoiata di Bianco a conclusione di un contropiede mortifero. E’ fatta. Il gol annullato a Matino (vedi gol di Gondo a Pisa) suggella una prestazione coi fiocchi. Una giornata davvero memorabile per i 400 tifosi granata al San Nicola, una vittoria che allontana i playout di sei lunghezze.