«Ho voglia di riscatto»
Basket Serie A, Galloway concentrato sulla sfida al Bigi con Pistoia: «La sconfitta a Trento deve essere una lezione per me e per il team»
Reggio Emilia Langston Galloway recita il mea culpa.
Domenica a Trento il bomber biancorosso è andato incontro alla sua peggior performance stagionale, limitando il suo contributo offensivo a soli 7 punti.
La chiave del vostro ko è nella sua brutta prova? La Unahotels è così dipendente dai suoi canestri?
«La chiave in negativo è stata il primo quarto. Abbiamo approcciato male la gara, perso qualche pallone di troppo che ci ha fatto finire sotto nel punteggio e poi non è stato semplice. Anche io non sono soddisfatto di come ho giocato. Trento mi ha messo di fronte una serie di differenti soluzioni difensive, principalmente cercando di togliermi la palla dalle mani. Io però guardo sempre il lato positivo, è stata un’esperienza utile sia per me sia per la squadra. Ne faremo tesoro».
Perché la squadra non trova continuità difensiva?
«Al momento, la nostra consistenza difensiva è fatta di troppi alti e bassi, ma non penso sia strettamente collegata al livello delle avversarie, ma più a noi stessi. Paradossalmente, più al nostro attacco, nel senso che quando muoviamo bene la palla e giochiamo in maniera più equilibrata allora siamo più efficaci anche difensivamente, perché non concediamo canestri facili da palle perse banali. Credo che Trento abbia segnato tanti canestri molto difficili quindi va dato merito a loro».
Il coach Priftis a fine gara ha minimizzato. È davvero soltanto stato un incidente di percorso?
«Il coach ha ragione: è stata una sconfitta dalla quale possiamo trarre tanti insegnamenti. Sono passate sei gare, abbiamo un record di 4-2 con tante gare in trasferta giocate. Sta a noi continuare a lavorare in palestra ogni giorno per migliorare, magari passando anche da qualche “scoppola”, ma allo stesso tempo alzando pian piano il nostro livello di gioco. La cosa più importante è continuare a lavorare al completo il più possibile, per mantenere alto il livello di competitività negli allenamenti».
Guardando avanti...domenica sbarca al Bigi una Pistoia in stato di grazia, reduce dal successo su Venezia. Che rivale s’aspetta?
«Pistoia è una squadra che gioca duro. Non sarà un compito facile, ma allo stesso tempo non vedo l’ora sia domenica per riscattare l’ultima sconfitta a Trento. Domenica sarà fondamentale controllare il numero delle palle perse e fare un lavoro migliore a rimbalzo come squadra, consapevoli che affrontiamo un team che vorrà provare a correre. Giocheremo in casa ed è un vantaggio per noi. Dobbiamo proteggere il fattore campo».
Ormai è l’idolo della piazza reggiana. Ne è consapevole?
«È un onore per me essere tra gli idoli dei tifosi. Sono davvero grato e mi sto godendo al massimo questa bella esperienza in un ambiente stupendo e in un club davvero organizzato e rispettato ovunque. Mi sto divertendo. Sono galvanizzato e ogni giorno che passa è sempre più godibile per me, anche perché imparo un po’ meglio l’italiano e mi sento sempre più coinvolto. Giocare in Italia finora è stata una scelta super corretta. Anche a livello tecnico la sfida è molto competitiva: sto imparando ogni giorno cose nuove da un mondo nuovo e sono felice di esser tornato a esprimermi ad alti livelli. E farò di tutto per aiutare Reggio a vincere più partite possibile».l