Shock, il campione di wrestling vive da anni sulle colline reggiane
Pietro Bovesecco abita da nove anni a Puianello ed è l’eroe del Titano
Reggio Emilia «Chi l’ha detto che il wrestling è finzione? Un pò di finzione c’è, è chiaro, anche perché dobbiamo recitare una parte. Ma le botte le prendiamo davvero».
Pietro Bovesecco, nativo di San Piero Polesine (Rovigo), è il campione nazionale della federazione wrestling San Marino. Da nove anni, Pietro si è trasferito a Puianello: Reggio è dunque ormai la sua seconda casa.
La sua grande passione, il wrestling, lo ha portato in giro per l’Italia e l’Europa, con la nostra terra sempre nel cuore.
«La parola chiave è sacrificio – commenta – è una passione che da un punto di vista economico non ti rende per quanto ti dà, ma è sicuramente appagante. Mi sono avvicinato a questa disciplina nei primi anni 2000, dopo un’esperienza poco fortunata col calcio. La componente fisica è importante, anche perché è un attimo farsi male e devi essere allenato». Come tutti i wrestler che si rispettano, Pietro ha dovuto assumere un nome d’arte: la scelta è ricaduta su Shock, e proprio sul ring Pietro ha sorpreso sino al titolo del Titano: «Il mio personaggio è il classico rissaiolo veneto degli anni ’90 – prosegue – ed anche il look si adatta a queste caratteristiche. Porto spesso la camicia di jeans e sembro strafottente. L’altro mio “nickname” è “Roccia di Rovigo”, perché resisto a tutti i cambiamenti». Oltre che uno sport, il wrestling è anche spettacolo, motivo per cui Shock sarà presente ad alcuni “entertainments” nelle prossime settimane. «Parteciperò al Fermo Comics ed altri eventi simili – prosegue – il nostro pubblico è italiano e quindi ci muoviamo lungo lo Stivale. L’allenamento? Perlopiù a corpo libero, anche se gli esercizi sono diversi rispetto a quando ho cominciato». Per Shock, in queste ultime settimane si è aperta una nuova sfida, geograficamente vicina rispetto a Puianello.
«Sono 17 anni che parallelamente alla mia attività mi piace allenare i più giovani. La Federazione di San Marino mi ha contattato per aprire un corso a Portile di Modena. Lavoriamo molto sulle cadute e le prese, anche perché per salire sul ring ci vogliono 18 anni».
C’è un numero minimo, viene da chiedersi, considerato che il wrestling può essere considerato come sport di nicchia? «In realtà ci sono ragazzi di tutte le età – conclude Bevesecco – è un piacere lavorare con loro.