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Michele Malpeli, 250 panchine accanto ai mister della Reggiana

Wainer Magnani
Michele Malpeli, 250 panchine accanto ai mister della Reggiana

Il traguardo del team manager granata che “studia” da direttore sportivo

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Reggio Emilia Michele Malpeli, 44 anni, è al suo settimo anno nella Reggiana e domenica contro il Pontedera festeggerà le sue 250 partite in panchina in qualità di team manager tra campionato, play off e Coppa Italia.

Nel suo speciale palmares figurano la vittoria dei play off e la conquista della serie B nella stagione 2019/20 ma anche la delusione per la successiva retrocessione e anche la grande ingiustizia subita a Siena ai play off. Non si è fatto mancare niente.

Gli inizi

Malpeli ha iniziato nella stagione 2016/17 alla corte del presidente Stefano Compagni, chiamato nel ruolo dal ds Andrea Grammatica per sostituire Stefano Buffagni. Dal 2016 è mancato solo tre volte al fianco dei vari allenatori che si sono succeduti sulla panchina granata. Malpeli è stato al fianco di Leonardo Colucci, poi Leonardo Menichini, il trio Sergio Eberini, Max La Rosa, Andrea Tedeschi, Mauro Antonioli, Max Alvini e in questi due anni con Aimo Diana.

Si può dire che Michele Malpeli ha cambiato lo stile e il ruolo del team manager che solitamente era un dirigente prestato al calcio e che rubava tempo al suo lavoro per dedicarlo alla Reggiana. All'inizio, tra gli anni 70' e 80', al fianco dell'allenatore c'era un dirigente e questo ruolo per molti anni è stato ricoperto da Sisto Fontanili poi con l'avvento di Franco Vacondio e Giovanni Vandelli fu Romano Munari a ricoprire questo incarico che conservò anche dopo l'avvento del presidente Fiaccadori. A differenza dei suoi predecessori, Malpeli interpreta il ruolo in maniera moderna. Oggi il team manager è un professionista e spesso un ex calciatore perché è fondamentale capire le dinamiche dello spogliatoio. In questo contesto Malpeli ha avuto anche un discreto passato da calciatore, iniziata proprio nel Brescello, in serie C1, del patron Romano Amadei per poi approdare al Sassuolo ma è soprattutto in maglia granata che si è ritagliato le maggiori soddisfazioni vincendo il campionato di serie C2 con Alessandro Pane prima di chiudere la sua carriera (290 partite) al Carpi.

In questi sette anni da team manager Michele Malpeli è stato un punto di riferimento per gli otto allenatori che si sono avvicendati sulla panchina, per i tanti giocatori che hanno indossato la casacca granata ma è stato soprattutto uno stretto collaboratore dei vari direttori sportivi: da Andrea Grammatica, a Giuseppe Magalini, Marco Lancetti, Doriano Tosi e da quest'anno con Roberto Goretti.

L'aspirazione di Michele non può che essere quella di intraprendere la carriera di direttore sportivo e da tutti ha “rubato” qualcosa per arricchire il suo bagaglio d'esperienza anche se il ruolo di team manager della Reggiana è appagante se pur impegnativo e carico di responsabilità. Per questo motivo il traguardo delle 250 partite sulla panchina della Reggiana è un coronamento importante e che certamente la società ma soprattutto i giocatori e lo staff tecnico festeggeranno in modo speciale.

Michele Malpeli ha avuto diverse volte la proposta di approdare in altre società ma la nascita di Ginevra lo ha ancorato a Lentigione dove vive con la moglie Gessica.

Nella tradizione dei dirigenti accompagnatori e dei team manager Michele Malpeli ha conservato la riservatezza assoluta, come deve essere per chi respira tutti i giorni l'aria degli spogliatoi. Rare le sue interviste, come le apparizioni. Ama stare dietro le quinte e soffrire.

L'unico peccato, veniale, l'amata sigaretta, anche quella elettronica che ha pagato a caro prezzo perché “pizzicato” da un funzionario della Procura federale e multato.l