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La ripresa del campionato di Eccellenza  

Bonacini scalpita per ripartire «Cosa ci spinge? La passione»

luca cavazzoni
Bonacini scalpita per ripartire «Cosa ci spinge? La passione»

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l’intervista

luca cavazzoni

Otto stagioni alla Bagnolese, di cui tre di Serie D e cinque in Eccellenza. Ma in ambito reggiano il difensore Roberto Bonacini ha indossato per un'annata anche la casacca del Rolo, quando chiuse l'esperienza a Bagnolo in Piano per seguire mister Pietro Ferraboschi nella bassa.

Ed ora al Real Formigine di nuovo con Ferraboschi si appresta a partecipare all'insolito campionato di Eccellenza ad undici club, che dal 18 aprile in poi regalerà una promozione in Serie D e nessuna retrocessione. Classe 1992 ex vivaio del Carpi, il centrale difensivo nella passata stagione era invece al Colorno. «Non faccio altro che ripeterlo di continuo con i miei compagni – afferma Roberto Bonacini – è una bella sensazione poter fare allenamento e preparare delle partite. Il periodo resta delicato e molto difficile, ma tornare in un campo da calcio è come riacquistare un briciolo di normalità. Stiamo molto attenti, siamo divisi anche per ruoli. Non siamo mai più di cinque nello stesso spogliatoio o sotto la doccia, ma possiamo in un certo senso ritenerci dei privilegiati».

Che campionato sarà?

«Mi accodo a chi lo definisce una sorta di Champions League, perchè al via ci saranno poche squadre ma tutte molto forti. Il fatto che non ci siano retrocessioni ha convinto a scendere in campo chi ha ambizioni, sarà un campionato bellissimo e divertente».

Il punto di forza del Real Formigine sarà il gruppo? «Diversi di noi hanno già giocato insieme in altre realtà, di certo ci conosciamo molto bene tra di noi. Ma anche con quei giocatori che già erano a Formigine non è stato difficile entrare subito in sintonia, perchè il nostro gruppo è composto da bravi ragazzi. Sono convinto che il concetto di gruppo potrà darci quel qualcosa in più, specialmente nei momenti più difficili». Cosa risponde a chi vi accusa di giocare solo per i rimborsi spese?

«Il mondo è bello perché vario, quindi ognuno può dire quello che vuole. Io sono contento prima di tutto per la possibilità di tornare a giocare, peccato che c'è chi guardando al calcio ci veda solo il lato peggiore. Questa gente dovrebbe farsi un giro negli altri sport, dove addirittura fanno ripartire le giovanili. Alla società cambierà poco perché ci hanno sempre dato i nostri rimborsi anche nei mesi di stop. Poi è ovvio che al campo non ci andiamo gratis, saremmo degli ipocriti ad affermare il contrario. La prima vera motivazione è la grande passione per questo gioco, fosse solamente una questione di soldi mi troverei allora un secondo lavoro ben più remunerativo rispetto al calcio dilettantistico».

In origine lei era un centrocampista...

«Nelle giovanili del Carpi ero un centrocampista centrale, ma giocai anche esterno alto d'attacco. La prima volta da centrale difensivo mi capitò alla Bagnolese con Ivano Vacondio in panchina». —

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