Gazzetta di Reggio

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L’allievo e il maestro 

Gasperini incontra il suo ex allenatore granata Guido Mammi

Primo Bertani
Gasperini incontra il suo ex allenatore granata Guido Mammi

REGGIO EMILIA. La scena rimanda alle cene di classe, dove uno degli studenti è diventato un luminare, però la riverenza nell’interloquire con il vecchio professore resta quella dei tempi della scuola....

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REGGIO EMILIA. La scena rimanda alle cene di classe, dove uno degli studenti è diventato un luminare, però la riverenza nell’interloquire con il vecchio professore resta quella dei tempi della scuola. Così sabato mattina, quando è sceso dal pullman, l’allenatore di calcio tra i più declamati del momento, si è precipitato ad abbracciare il suo primo maestro da giocatore professionista come in una cornice di un’altra epoca. Protagonisti d’eccezione il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini e Guido Mammi, 76 enne, un pezzo di storia della Reggiana che, giusto 40 anni fa, lo allenò in granata, dopo averlo scoperto nella Primavera della Juventus.

Un amarcord che è andato avanti per circa 20’, come capita di solito a persone che non si incontrano da una vita. La carrambata è stata organizzata alla perfezione da Ivan Andreoli, il barbiere vicino al Mirabello, amico da sempre dei due, che è riuscito a riunirli dopo decenni al campo di Cavazzoli, dove l’Atalanta svolge le consuete rifiniture quando gioca a Reggio.

«Venerdì ho festeggiato i miei 60 anni – confida il Gasp – e questo è il più bel regalo che potevo ricevere». È lui l’allenatore in vetrina di questo periodo, la scorsa stagione ha portato l’Atalanta al quarto posto e a favolose plusvalenze, lanciando tantissimi giovani, da cui riesce sempre a tirare fuori il meglio. Un innovatore autentico, che qualcuno vorrebbe pure alla guida della Nazionale.

Il faccia a faccia tra Gasperini e Mammi ha spaziato tra ricordi e aneddoti, del passato e del presente, arrivando a toccare tempi cari ad entrambi, le problematiche del calcio italiano e in particolare quelle relative ai settori giovanili. Il Gasp, oltre 320 panchine in serie A, ha sempre mantenuto nel colloquio con Mammi il suo proverbiale aplomb: la sua semplicità e la sua simpatia sono disarmanti. Anche se l’allievo ha superato il maestro, il mister bergamasco ha sempre misurato ogni parola, rafforzando tanti concetti cari a Mammi. Il Gasp lo ha poi invitato ad assistere alla partita con il Sassuolo e a quella, attesissima, di Europa League, che si giocherà a Reggio il 22 febbraio con il Borussia Dortmund.

Gian Piero Gasperini arrivò alla Reggiana nell’estate 1977, debuttò in maglia granata l’11 settembre alla prima di campionato con il Prato. Giocò in tutta la stagione 16 incontri, non pochi per un debuttante 19 enne, chiuso anche da atleti di esperienza come Crivelli e Sena. La Reggiana arrivò terza in quel Torneo di serie C, dove c’era una sola promozione che premiò la Spal. Poi passò al Palermo in B.

Curioso il siparietto finale di sabato, con Mammi che ha suggerito al Gasp di aggiustare il look dei capelli, ritornando a Reggio dal suo vecchio barbiere. «Mister – ha risposto Gasp scoppiando in una risata – seguirò ancora i suoi consigli».