Reggiana, Siega: "Non dobbiamo far rimpiangere Mignanelli"
Bruccini: "Sono papà e sarà un ritiro molto duro venti giorni senza vedere mio figlio"
REGGIO EMILIA. Si è notevolmente assottigliato il blocco Pro Patria con la partenza di Mignanelli e Vernocchi e la non conferma dei due portieri, rimangono così in quattro coloro che iniziarono a settembre scorso: Nicholas Siega, Mirko Bruccini, Riccardo De Biasi e Alessandro Spanò. Tutti pronti a mandare un grande in bocca al lupo all’amico partito per Pescara. [[atex:gelocal:gazzetta-di-reggio:sport:1.11792511:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.gazzettadireggio.it/sport/2015/07/17/news/reggiana-il-saluto-del-team-manager-stefano-buffgni-1.11792511]]
«Senza il “Migna” – attacca Siega - c’è da ricostruire una nuova catena sulla sinistra ma lui ha meritato questa possibilità e chi lo sostituirà cercherà di non farlo rimpiangere anche col nostro aiuto. Io sono pronto per ripartire, aspetto il programma e per ora non ho intenzione di andarmene da Reggio perché mi sono trovato bene, poi vedo che nel gruppo ci sono sempre gli stessi. L’obiettivo? Cercare di stare ai vertici provando a ripeterci anche se è sempre difficile, il mio polpaccio adesso è guarito e sono pronto a dare il mio contributo».
Meno loquace il compagno Bruccini che aveva confermato già dal mare la volontà di restare a Reggio: «Sono pronto a ripartire dopo la prima estate da papà – anche se ammetto che stare 20 giorni lontano da lui in ritiro non sarà facile - stavolta, però, spero di fare tutta la stagione senza infortuni». [[atex:gelocal:gazzetta-di-reggio:sport:1.11796752:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.gazzettadireggio.it/sport/2015/07/18/news/reggiana-bovi-e-panizzi-a-caccia-di-una-conferma-1.11796752]]
De Biasi parte con gli scongiuri dopo il grave infortunio nel primo giorno di ritiro un anno fa: «Mi aspetto – si augura il centrale difensivo veneto – una partenza diversa perché penso di aver già “dato” per tutta la carriera. Il mio obiettivo è di restare per far vedere quello che non ho potuto dimostrare l’anno scorso e dire alla società che può investire su di me. Saremo orfani di Mignanelli ma dopo due stagioni alla grande si meritava questa occasione perciò tutti noi ci aspettavamo il suo salto di categoria. La squadra, avendo fatto bene l’anno scorso e ripartendo da una base solida, ha tutto per far bene».
Spanò, nonostante il grande campionato alle spalle, è contento di ripartire dalla Reggiana: «Mi aspettavo una telefonata ed è arrivata – spiega il centrale -, cioè quella della Reggiana e come anticipato nel finale di stagione sarei rimasto volentieri. Per la futura squadra questi sono giorni decisivi ma la base del gruppo è solida, viene da un anno insieme ed è auspicabile che si ripeta sicuramente migliorando i settori che il direttore avrà già individuato. L’importante è ritrovare subito l’entusiasmo dei nostri tifosi e se fossero già con noi in ritiro sarebbe motivo d’orgoglio».