Darjus Lavrinovic vuole tornare a casa
Il lungo della Grissin Bon ha ricevuto un’offerta dallo Zalgiris Kaunas, la più gloriosa società del basket lituano
REGGIO EMILIA. Una tentazione grande, fascinosa e allettante. Non è certo un ostacolo facile da superare, quello che si è messo di traverso sulla strada del rinnovo fra Grissin Bon e Darjus Lavrinovic. Si chiama Zalgiris Kaunas, la più gloriosa società del basket lituano, quella in cui è cresciuto Arvidas Sabonis.
Lo Zalgiris vuole riportare a casa il 35enne lungo, e mette sul piatto un pacchetto saporito, con la possibilità di giocare in patria e di disputare l'Eurolega, oltre a una proposta economica piuttosto corposa. Una miscela che non può che attrarre Lavrinovic, con la garanzia di un ultimo giro sicuro in Eurolega e la possibilità di prepararsi a casa la fine della carriera. Pallacanestro Reggiana non ha mai nascosto la volontà di confermare il giocatore, a patto che accettasse una seria decurtazione del ricco contratto dell'anno passato. Le qualità dell'atleta non si discutono, Reggio non ha mai visto nemmeno da lontano un 210 con la classe e la tecnica di Darjus, i dubbi sono sulla sua tenuta fisica: per stazza, “kilometraggio” e infortuni passati, è difficile che possa garantire una stagione intera, e quindi i biancorossi non vogliono sbilanciarsi economicamente con lui. Lavrinovic, dal canto suo, rimarrebbe volentieri. A questo punto della sua carriera il contesto incide molto, a Reggio lui e la sua famiglia si sono ambientati bene, tanto che pure lo scorso anno scelse l'Italia anche perché convinto da Kaukenas e Slanina, e dalle loro descrizioni positive sulla vita e sui servizi reggiani. La corte dello Zalgiris Kaukas cambia tutto. Non si tratta di decidere fra la confortevole Reggio e una meta sconosciuta o quasi, ma si parla della propria nazione, in una squadra competitiva e prestigiosa, oltretutto con la bella ciliegina dell'Eurolega.
La partita non è ancora chiusa, tutt'altro, la Grissin Bon ha comunque molte cartucce da giocarsi, la questione economica inciderà giustamente e le discussioni sono in pieno svolgimento. Come rivale per la corsa al giocatore, potevano essercene sicuramente di meno ostiche.
Dallo sviluppo dell'affare Lavrinovic dipenderanno anche le altre mosse di mercato. Intanto Kaukenas potrebbe essere un fattore per tenere Darjus in Italia, e a ogni modo la presenza del fuoriclasse lituano cambia molto l'assetto tecnico. Con Lavrinovic a disposizione, anche con un minutaggio limitato, Reggio ha uno dei rarissimi lunghi pericolosi in post basso in attacco, senza contare le doti superiori al tiro e come passatore. Un maestro vero, soprattutto in attacco, che da solo può spostare strategie e tattiche, un riferimento nel pitturato che può anche aprire il campo da 7 metri. Al suo fianco si può pensare a un centro muscolare, che prima di tutto faccia legna in difesa e a rimbalzo. Alla Shane Lawal, per usare un esempio conosciuto sin troppo bene a giugno. Senza Lavrinovic, invece, dovrebbero arrivare due atleti stranieri nuovi a cui si chiederà di garantire, oltre che presenza, anche un minimo di pericolosità offensiva. E si tratta di merce rara, per nulla a buon mercato.