Gazzetta di Reggio

ROMA. Vincere contro i campioni d'Europa con un gol del suo calciatore simbolo: la Roma davvero non poteva chiedere di più nella seconda gara della Guinness Cup a Dallas contro il Real Madrid, piegato 1-0.

Belli, solidi e convincenti, i giallorossi si sono lasciati alle spalle il primo tempo da incubo contro lo United, tenendo bene il campo per tutti e 90' contro un Real vero dalla cintola in giù ma privo dei suoi fuoriclasse in attacco. Dopo le foto e gli abbracci all'amato Carletto Ancelotti (entrato da poco nella Hall of Fame giallorossa) è subito partita vera, con Keita e Pepe che quasi vengono alle mani durante i saluti iniziali per vecchie ruggini legate al “Clasico” del 2011. L'inizio è di marca spagnola con Bale che macina chilometri sulla sinistra e Florenzi che cerca di contenerlo come può. Poi ci pensa Totti a incantare i quasi 57mila spettatori di Dallas con un'azione gioiello: velo del capitano, palla a Florenzi sulla destra che rimette al centro per lo stesso capitano che di controbalzo non lascia scampo a Diego Lopez. «Questa Roma – afferma il capitano – è forte ed è stata costruita per vincere lo scudetto, anche se al momento la metto dietro quella di Capello, perché quella lo ha vinto».