Calcio Reggiana, Vavassori si è impantanato con la cessione della Pro Patria
A rischio l'arrivo dell'imprenditore milanese alla corte di Barilli
REGGIO EMILIA. La Reggiana è in attesa di avere delle risposte dal mercato e dall’imprenditore Pietro Vavassori. Sono due aspetti strettamente legati tra di loro.
Il dg Raffaele Ferrara è alla ricerca di rinforzi per l’attacco e sta valutando le varie situazioni ma gli serve anche il necessario imput per poter compiere qualche azzardo. Un impasse che l’ha costretto a mollare la presa sul centravanti Angelo Raffaele Nolè, 30 anni, svincolato dalla Ternana che ieri ha firmato per il Bassano. Il granello di sabbia che ha frenato l’operazione è l’ingaggio (130mila euro lordi). Un attaccante che lo scorso anno ha realizzato 4 gol giocando solo 26 partite su 42. Non proprio un bomber ma ci poteva stare, soprattutto come seconda punta. Prosegue, dunque, il sondaggio sugli attaccanti disponibili e come prima punta il candidato è Gianvito Plasmati, ex Siena e Lanciano. Una prima punta di grande fisicità.
Ieri in ritiro si è aggregato il 22enne il terzino destro Vittorio Nocerino, lo scorso anno all’Anversa Normanna, Seconda divisione, retrocesso ai play out (26 partite). Un atleta che si era messo in mostra nell’Arzanese ma all’Andria (Prima divisione) aveva registrato solo una presenza.
Il mercato granata è anche bloccato dalla situazione che sta caratterizzando la gestione della Pro Patria. Il patron Vavassori, dopo aver presentato la fideiussione e versato 200mila euro per gli stipendi di maggio e giugno, non è ancora riuscito a trovare una controparte a cui affidare le sorti della Pro Patria. Eppure entro domani dovrà presentare in Lega Pro l’organico tecnico e dirigenziale. In pratica dovrà dire chi sono i dirigenti che sostituiranno i vari Ferrara, Zullo, Armonia e soprattutto lo staff tecnico.
Pietro Vavassori in queste settimane è stato impegnato nel cercare un nuovo proprietario ai bustocchi ma per un motivo o per un altro si è sempre ritrovato nelle “sabbie mobili” e questo aspetto ha frenato il suo arrivo alla Reggiana. Un approdo che è stato salutato con entusiasmo, non solo dal presidente Barilli ma anche e soprattutto dai soci di minoranza. A Stefano Compagni e Gianfranco Medici il futuro azionista granata aveva garantito non solo il suo arrivo a Reggio ma anche la possibilità di costruire una Reggiana competitiva. Un intento che al momento è stato accantonato per risolvere il nodo della Pro Patria. La cessione del club bustocco doveva concretizzarsi domenica, poi lunedì e a oggi è difficile ipotizzare una vera e propria soluzione. Senza questo “via libera” Vavassori dovrà continuare a governare la Pro Patria rinunciando, per il momento, a mettere in pratica il progetto che aveva pensato e studiato per la Reggiana.
Reggio Emilia e Busto Arsizio sono in attesa di una fumata bianca da parte di Pietro Vavassori.