Tavecchio: «Ho chiesto scusa» Ma la Fifa chiede di fare chiarezza
MILANO. «Nel di una presentazione durata oltre un’ora, ammetto di aver sbagliato e ho chiesto una, due, dieci, venti volte scusa. Ma per il mio vissuto, privato e pubblico, posso dire anche con...
MILANO. «Nel di una presentazione durata oltre un’ora, ammetto di aver sbagliato e ho chiesto una, due, dieci, venti volte scusa. Ma per il mio vissuto, privato e pubblico, posso dire anche con arroganza che poche persone hanno fatto quello che ho fatto io per il terzo mondo». Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza della Figc, rispedisce una volta di più al mittente le accuse di razzismo dopo l’infelice battuta di qualche giorno fa.
Poi le idee per il suo corso in caso di elezione a presidente federale: «Credo che il programma che ho presentato preveda qualche novità sul mondo dei giovani, il progetto giovani ha una filosofia diversa. In Italia le squadre professionistiche hanno i loro vivai e pescano in un gruppo di 5-6 mila giocatori. Il mio progetto mira a creare un sistema dei centri di formazione federale su tutto il territorio nazionale, dove confluiranno circa 700mila soggetti che potranno essere valutati e presi in considerazione».
Intanto il caso finisce sul tavolo della Fifa. Che ha infatti inviato una lettera alla Figc chiedendo che si indaghi sui «presunti commenti razzisti da parte di uno dei candidati alla presidenza».